Ferrari cita per danni il proprietario di un’auto: batosta per l’uomo tra sequestro e conti congelati

Quando un innocente hobby diventa motivo di preoccupazione. Quest’uomo ha subito una “prepotenza” da una casa produttrice. 

Non esiste hobby più divertente di collezionare, costruire o modificare automobili personalmente, soprattutto se si possiedono le competenze per farlo. Gli USA e l’Asia sono piene di cosiddette “mock-up supercars”, automobili apparentemente identiche a bolidi da centinaia di migliaia di euro e centinaia di cavalli che però, non hanno nulla di originale e sono fatte in casa!

Quello che molti ideatori di questo tipo di vettura ignorano, però, è che le case produttrici e specialmente quelle che tengono particolarmente alla propria reputazione potrebbero prendere molto male la costruzione di un veicolo identico ad un loro prodotto fatta senza il permesso del marchio ufficiale. Lo ha scoperto nel peggiore dei modi l’autore di una personalizzazione unica…

Il protagonista di questa triste e singolare storia…non è neanche un meccanico o un tuner! Si tratta infatti di un dentista di San Paolo in Brasile che per dare libero sfogo alla sua passione dei motori ha deciso di costruire una supercar nel suo giardino di casa, ottenendo anche un risultato decente. Peccato solo che alla casa produttrice ciò non sia piaciuto per niente!

Quando Ferrari ti fa causa

Immaginate la paura nello scoprire che una potenza del mondo dei motori come l’italiana Ferrari vi ha fatto causa. Questo deve aver provato il dottor José Vitor Estevam Siqueir, uomo brasiliano che ha costruito una replica perfetta della supercar preferita da tutti, la Ferrari F40 nel giardino di casa sua salvo poi scoprire che il suo operato non era passato inosservato da parte del marchio di Modena.

Tutto è iniziato nel 2017 quando José ha iniziato a costruire l’automobile usando parti di ricambio, scarti e in generale tutto quello che riusciva a trovare in giro. Il risultato è stato quantomeno accettabile anche se l’auto non ha ovviamente le stesse prestazioni del modello base. José ad un certo punto ha deciso di vendere l’auto a 12mila euro per superare un momento di difficoltà finanziarie e qui è esploso il dramma.

Ferrari ha infatti querelato per ben 6.000 euro il dentista e preteso il sequestro della sua vettura che quindi, José non è nemmeno riuscito a vendere, accusandolo di aver violato la proprietà intellettuale del brand benché si trattasse di una replica e non di un’auto spacciata come Ferrari vera anche perché, parliamoci chiaro, chi avrebbe mai potuto scambiare un mezzo costruito con gli scarti in una F40 vera e propria?

“Tutto era iniziato come un gioco d’infanzia, non potevo immaginare che sarebbe finita così”, racconta il dottore che ha dovuto anche sostenere una terapia per superare lo shock di aver visto il suo buon nome rovinato da una causa. Per ora però, un ricorso contro l’azienda di Modena è stato respinto. Il messaggio è chiaro: non fate arrabbiare il brand di Modena…