Auto non elettriche bandite, ecco dove (www.automotorinews.it)
Vietare le automobili non elettriche si può già fare, e un Paese in particolare si è già mosso in questo senso: non parliamo della Norvegia.
La transizione elettrica è già stata avviata. Sul mercato ne vediamo sempre di più, nonostante la momentanea crisi che ha riguardato il settore delle automobili a zero emissioni nel 2024. E a partire dal 2035, in Europa e in molti Stati USA, diventerà la principale tecnologia delle automobili.
Ecco perché se ne parla così tanto, ed ecco perché è importante per le aziende investire e sviluppare all’interno del segmento delle vetture elettriche. Prima ancora del 2035, però, alcuni Paesi nel mondo hanno già detto basta alle vetture tradizionali alimentate a benzina e diesel.
In Norvegia entro il 2025 – anno attualmente in corso – si produrranno solo auto elettriche, mentre in un altro Paese è ufficiale l’addio alle autovetture a combustione. Scopriamo di più in merito a questa novità dell’ultim’ora.
Lo Stato di cui vi stiamo parlando è l’Etiopia, che nel gennaio del 2024 – attraverso il Ministero dei Trasporti e della Logistica – ha deciso di vietare tutte le importazioni di veicoli termici. E adesso, la Capitale dell’Etiopia, Addis Abeba, ha vietato le automobili a combustione. In poche parole, i cittadini saranno obbligati a utilizzare veicoli elettrici. Si tratta di una misura considerabile quantomeno sorprendente, specialmente perché in questo Stato africano un abitante su due non ha accesso all’elettricità, secondo Le Monde.
La motivazione è principalmente economica, come precisato – secondo Infobae – da un esperto del ministero, Yizengaw Yitayih. Si tratta di una mossa che dovrebbe aiutare essenzialmente l’Etiopia a razionalizzare le spese in valuta estera. Considerando la significativa carenza di valuta estera, lo Stato africano in questione cerca anche in questo modo di ridurre la dipendenza dalle importazioni di benzina, che è ormai salita a 6 miliardi di euro nel 2024 (secondo i dati risalenti a settembre forniti dall’amministrazione).
Facendo così, secondo Samon Berhane, analista con sede ad Addis Abeba, sarà possibile per l’Etiopia ridurre le importazioni di carburante e introdurre una politica ambientale progressista. Già all’inizio del 2024, il governo ha consigliato ai cittadini di acquistare un’automobile elettrica. L’Etiopia non ha capitali sufficienti per acquisire il petrolio necessario e ha vietato l’importazione di veicoli termici dallo scorso anno.
Secondo Soy Motor, però, sorge un altro problema: non ci sono abbastanza auto ricaricabili né officine specializzate nei veicoli a zero impatto ambientale. Il governo etiope sta dando il via ad alcune misure per risolvere queste problematiche, come la produzione locale di batterie. L’Etiopia anticipa così l’Europa di dieci anni, anche se forse non è ancora pronto come Paese a un cambiamento così netto e radicale. Un rischio che, evidentemente, lo Stato africano è disposto a correre.
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