Codice della Strada

Quali farmaci comuni possono farci perdere la patente col Nuovo CdS? Arriva finalmente la precisazione dell’Aifa

Attenzione a cosa assumi prima di guidare, il NCDS non perdona nessuno…

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada (CdS) nel 2024, gli automobilisti italiani si trovano a dover affrontare nuove e preoccupanti sfide. Infatti, la recente riforma equipara l’assunzione di determinati farmaci a comportamenti di guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, con sanzioni severe che possono includere la sospensione della patente di guida. Tuttavia, ciò che preoccupa maggiormente è la mancanza di chiarezza riguardo ai farmaci che possono generare falsi positivi nei test salivari, lasciando gli automobilisti in uno stato di confusione e ansia.

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Il sindacato nazionale Farmacieunite, che rappresenta un’importante rete di farmacie in Italia, ha sollevato la questione, affermando che i farmacisti e gli automobilisti sono spesso disorientati riguardo a quali medicinali possano influenzare i risultati dei test. Tra i farmaci comunemente prescritti che possono causare problemi figurano ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e antistaminici. Questi medicinali, largamente utilizzati per trattare condizioni come ansia, depressione, epilessia e allergie, possono portare a risultati imprecisi nei test effettuati dalle forze dell’ordine, generando così preoccupazioni per la sicurezza stradale e la giustizia.

Farmacieunite ha recentemente contattato l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per ottenere chiarimenti e linee guida più precise riguardo a questa problematica. “La confusione regna sovrana e a rimetterci sono i cittadini che, per l’assunzione di farmaci comunemente prescritti, possono essere considerati alla pari di un criminale,” ha dichiarato un portavoce del sindacato. Questa affermazione mette in evidenza una questione cruciale: la necessità di una maggiore informazione e comprensione da parte degli automobilisti riguardo ai farmaci che assumono e al loro potenziale impatto sulla guida.

Un test e sei spacciato!

Secondo le normative vigenti, i test salivari sono utilizzati per verificare la presenza di sostanze che possono compromettere le capacità di guida. Tuttavia, la mancanza di chiarezza sui farmaci che possono causare falsi positivi ha sollevato interrogativi su come queste misure possano influenzare ingiustamente la vita di molti cittadini. Non solo gli automobilisti possono trovarsi in situazioni imbarazzanti e potenzialmente dannose, ma anche i farmacisti, che si trovano di fronte all’incapacità di fornire informazioni adeguate ai loro clienti.

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Farmacieunite invita quindi gli automobilisti a consultare il proprio medico o farmacista prima di mettersi alla guida, specialmente se stanno assumendo farmaci noti per le loro potenzialità di interferire con i test. La comunicazione chiara e diretta tra pazienti e professionisti della salute è fondamentale per garantire che gli automobilisti siano ben informati sui rischi associati all’assunzione di determinati farmaci.

Inoltre, il sindacato ha sottolineato l’importanza di una guida accessibile e comprensibile per il pubblico, in modo che tutti possano essere a conoscenza delle sostanze che potrebbero influenzare i risultati dei test. Una maggiore trasparenza e una comunicazione efficace tra le autorità sanitarie e il pubblico potrebbero contribuire a ridurre l’ansia e la confusione legate a queste nuove normative.

Manfredi Falcetta

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