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Perchè le bici da uomo sono diverse da quelle da donna? Ecco a cosa serve veramente l’asta in mezzo

Perché le biciclette da uomo sono diverse rispetto a quelle da donna? Scopriamo il vero motivo di questa differenza.

La bicicletta è un mezzo straordinario, che accompagna le persone in giro per ogni dove da oltre un secolo. Stiamo parlando davvero di una svolta nella mobilità incredibile. Poi, certo, ci sono moto e macchine (molto più diffuse e utilizzate).

Che differenza c’è fra la bicicletta di un uomo e quella di una donna (www.automotorinews.it)

Ma la due ruote a pedali rimane anche nel 2025 un mezzo di trasporto comodo e sostenibile, e sicuramente permette a chi la utilizza di fare viaggi comodi, spensierati e soprattutto senza lo stress del traffico urbano o dei parcheggi.

Ma cosa differenzia una bici da uomo rispetto a quella da donna? Per quanto possano sembrare enormemente simili, le differenze fra le due tipologie di modelli esistono eccome. A partire dall’asta in mezzo, che è ciò che rende la bicicletta per uno diversa rispetto a quella per l’altra.

Bici da uomo e bici da donna: cosa cambia davvero

In sostanza, le biciclette da uomo hanno una barra nella parte superiore che manca alle biciclette da donna. Stiamo parlando di una barra orizzontale (o tubo orizzontale). Le origini risalgono agli inizi della progettazione della bicicletta, ovvero al 19° secolo. Le prime bici erano a ruote alte, quindi avevano una struttura instabile e di difficile accesso (specialmente per le persone dotate di un abbigliamento non adatto all’arrampicata).

Bicicletta, è un dettaglio che cambia tantissimo: il motivo (www.automotorinews.it)

L’introduzione della ruota bassa ha dato origine a quello che potremmo definire il design tradizionale delle biciclette, dato che è stato adattato il tubo orizzontale per aumentare la stabilità strutturale del telaio. Quello che oggi chiamiamo molto più comunemente manubrio, però, non è egualmente pratico per tutte le persone. Questo perché, specialmente all’epoca, chi ha pensato alle biciclette non lo ha fatto per le donne. In passato c’era infatti la credenza che chi indossava dei pantaloni non era di certo di sesso femminile. E indossare una gonna guidando una bicicletta non è particolarmente pratico, oltre al fatto che potenzialmente poteva mostrare “esageratamente” il corpo di quella stessa ragazza o donna ai passanti (almeno per le norme sociali dell’epoca).

E così, le biciclette sono state pensate diversamente per le donne. Il design di questo iconico mezzo di trasporto riflette sicuramente i ruoli di genere di un’epoca molto chiusa rispetto a quella attuale, una società che basava la libertà e le varie concessioni anche commerciali a seconda del sesso di appartenenza di un individuo. Proprio per questa ragione, parlare di divisioni fra biciclette nel 2025 non ha particolarmente senso, o almeno se ci sono differenze dovrebbero riguardare le esigenze di ciascuno e non il sesso di appartenenza. In ogni caso, il punto è che quel che cambia fra una bicicletta e l’altra è il manubrio.

Christian Camberini

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