Codice della Strada

Ecco la prima causa di ritiro della patente con il nuovo Codice della Strada: da non credere

Un’infrazione su tutte ha colpito gli agenti che stanno ritirando migliaia di patenti. No, non è quella che pensi tu! 

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore all’inizio del 2025, ha apportato cambiamenti significativi nel panorama della sicurezza stradale in Italia. I dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) mostrano una diminuzione dei morti e degli incidenti stradali nei primi tre mesi dall’implementazione delle nuove normative. Tuttavia, emerge una preoccupante realtà: un’infrazione su tutte è causa del ritiro della patente di un’automobilista su due!

Questa è l’infrazione che sta costando più patenti – www.AutoMotoriNews.it

Partiamo da un dato shoccante, per molti. Nonostante i timori iniziali riguardo a controlli e normative relative all’uso di sostanze come droghe e alcol, il Ministero ha confermato che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con l’entrata in vigore del nuovo codice. È stato anche sottolineato che le preoccupazioni riguardo a multe per ciclisti in stato di ebbrezza erano infondate, poiché tali regole esistono da decenni e si riflettono nell’articolo 186 del Codice della Strada, datato 1992. In effetti, non sono gli automobilisti beoni quelli che hanno subito il maggior numero di ritiri della patente.

Questo dimostra due cose: le norme funzionano e tengono le persone alla guida più “sobrie” o gli italiani sono un popolo molto ligio a questa legge, in ogni caso, la reazione del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stata molto positiva. Durante una manifestazione della Lega ad Ancona, ha affermato di essere stato “massacrato” per la sua posizione definita “proibizionista” ma ora, i risultati dimostrerebbero l’efficacia delle nuove normative. Tuttavia, come abbiamo accennato, non sono alcool e droga il problema principale degli italiani, stando ai dati: si tratta di una droga “digitale” molto più pericolosa.

Devi guardare la strada!

Secondo le statistiche fornite dal Mit, su un totale di 17.607 patenti ritirate, ben 8.912 sono state confiscate a causa dell’uso improprio del telefono cellulare. Questo dato non solo evidenzia la diffusione di questo fenomeno, ma anche la pericolosità insita in questa abitudine. L’uso del cellulare durante la guida è un comportamento estremamente rischioso che distrae il conducente e aumenta notevolmente il rischio di incidenti. La consapevolezza di questa problematica è cruciale, poiché il cellulare continua a rappresentare una delle principali fonti di distrazione alla guida.

Le cifre parlano chiaro: nel primo trimestre del 2025, si sono registrati 226 incidenti mortali, rispetto ai 274 dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo segna un miglioramento significativo nella sicurezza stradale, con una riduzione del numero di deceduti. In particolare, i dati mostrano:

  1. Incidenti mortali: da 274 a 226
  2. Deceduti: da 238 a 238
  3. Incidenti con lesioni: da 6.227 a 5.712
  4. Persone ferite: da 9.222 a 8.407

Questi numeri offrono un quadro incoraggiante, dimostrando che togliere la patente a chi gioca al cellulare alla guida – come se servissero dati a dimostrarlo! – è un passo importante per rendere le strade italiane più sicure. ma la strada verso una maggiore sicurezza è ancora lunga. Il Ministero ha commentato queste statistiche, esprimendo l’auspicio che i dati possano migliorare ulteriormente nei prossimi mesi.

Non a sorpresa, è il cellulare in auto l’infrazione più punita – www.AutoMotoriNews.it

La questione dell’uso del cellulare alla guida non è solo una problematica legata alla violazione delle norme, ma solleva interrogativi più ampi sulla responsabilità individuale e sulla necessità di una maggiore educazione alla sicurezza stradale. Le statistiche rivelano che la distrazione causata dai dispositivi mobili è un comportamento comune, ma nonostante i rischi ben noti, molti conducenti continuano a ignorare le conseguenze delle loro azioni.

La lotta contro la guida distratta richiede un impegno collettivo, coinvolgendo non solo le autorità competenti ma anche la società civile e i singoli individui. È fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione che evidenzino i rischi legati all’uso del cellulare durante la guida e incoraggiare comportamenti responsabili. Solo attraverso un cambiamento culturale profondo sarà possibile ridurre ulteriormente il numero di incidenti e vittime sulle strade italiane.

Manfredi Falcetta

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