MotorSport

MotoGp, Acosta: “Non lo faccio per soldi, sono l’unico”

Parole certe quelle del pilota KTM, chiarita la situazione legata al suo futuro: i dettagli.

Inizio di stagione piuttosto negativo per Pedro Acosta in MotoGp. Thailandia, Argentina e Stati Uniti hanno messo in luce tutte le difficoltà della KTM in questo avvio di campionato, nel quale al momento si trova quarto dietro anche al team VR46.

MotoGp, Acosta: “Non lo faccio per soldi, sono l’unico” (screenshot Youtube) automotorinews.it

Diciannovesimo, ottavo e ritirato nei primi tre weekend di gara per Pedro Acosta. Tre risultati disastrosi che adesso stanno mettendo in dubbio anche lo stesso futuro del pilota spagnolo. Acosta ha un contratto con il team austriaco fino al 2026, ma negli ultimi giorni sono iniziate a circolare voci di un possibile divorzio a fine stagione. Il motivo? Ovviamente le prestazioni di una moto che sembrava in crescita e che, in realtà, sembra ancora ferma.

Voglio vincere, questo è chiaro, il rapporto tra me e KTM è più personale di quanto molti pensino. Corro con questi colori da quando avevo 14 anni, ne compirò 21 in estate, sono in questa famiglia da sette anni, non sarebbe facile dirgli addio. La moto raggiungerà il livello necessario, ne sono certo”, ha commentato Pedro Acosta.

Acosta è sicuro, le parole dello spagnolo

Il suo futuro è molto incerto, dunque, anche perchè la situazione economica societaria di KTM non è delle migliori. La MotoGp ci ha ormai abituato a dei colpi di scena importanti, come il passaggio di Marc Marquez dalla Honda alla Ducati. Difficile vedere un divorzio tra lo spagnolo e la casa austriaca, ma se le prestazioni di Acosta o la competitività della KTM dovessero continuare ad essere quelle attuali, allora una separazione non è poi così scontata. Lo stesso Acosta, però, ha voluto parlare della situazione tranquillizzando tutti sulle prestazioni negative.

Acosta è sicuro, le parole dello spagnolo (screenshot Youtube) automotorinews.it

Sono l’unico in questo paddock che non lo fa per i soldi. Non sento nemmeno una vera e propria pressione, nessuno mi ha messo pressione sulle spalle dal primo giorno in azienda. Quando ero in Moto2, tutti si aspettavano che vincessi il campionato al primo anno. L’anno scorso ero il pilota con più cadute e nessuno ha detto niente. Abbiamo iniziato bene, poi è diventato tutto più difficile e nessuno mi ha messo pressione. Sappiamo che abbiamo ancora molta strada da fare prima di poter provare a vincere il campionato”, ha commentato Pedro Acosta.

Giorgio D'Andrea

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