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Bollo auto non pagato, ecco come capire se è ufficialmente prescritto

Lo hanno mandato troppo tardi. Ecco come capire se il pagamento del Bollo Auto è davvero decaduto. 

Il bollo auto, conosciuto anche come tassa automobilistica, è un’imposta obbligatoria che grava sui proprietari di veicoli in Italia. Gestita a livello regionale, questa tassa può diventare una fonte di ansia per molti automobilisti, specialmente quando si tratta di scadenze di pagamento. Ma cosa accade se si trascura il pagamento del bollo auto? E come si può verificare se il bollo auto non pagato è ufficialmente prescritto? In questo articolo, esploreremo i dettagli e le normative vigenti.

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Il bollo auto deve essere versato annualmente da chiunque sia proprietario, usufruttuario o locatario di un veicolo registrato al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). È importante notare che l’imposta è dovuta anche se il veicolo non circola. La gestione del bollo auto è affidata alle Regioni italiane, con alcune eccezioni come il Friuli-Venezia Giulia e la Sardegna, dove è l’Agenzia delle Entrate a occuparsi della tassa. Sono previste esenzioni per determinate categorie di veicoli, come quelli destinati a disabili o auto storiche di particolare valore.

I termini di prescrizione

Quando il pagamento del bollo auto non viene effettuato, il termine di prescrizione per il recupero del debito è fissato a tre anni. Questo implica che, se un automobilista non paga il bollo entro la scadenza, la Regione ha tre anni per richiederne il pagamento. È fondamentale comprendere che il termine di prescrizione non inizia a decorrere dall’anno in cui il bollo era dovuto, ma dal 1° gennaio dell’anno successivo. Ad esempio, se il bollo per l’anno 2020 non viene pagato, il termine di prescrizione inizia a decorrere dal 1° gennaio 2021 e scade il 31 dicembre 2023. Qualsiasi richiesta di pagamento ricevuta dopo questa data non è valida.

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Un aspetto cruciale riguarda gli avvisi di accertamento o le cartelle esattoriali ricevuti durante il periodo di prescrizione. È importante sapere che tali comunicazioni possono interrompere il decorso della prescrizione. Ogni volta che un ente creditore notifica un atto formale di richiesta di pagamento, il termine di prescrizione viene “azzerato”, dando inizio a un nuovo periodo di tre anni. Gli atti che possono interrompere la prescrizione includono avvisi di accertamento e notifiche di intimazione di pagamento.

Insomma, nel caso per qualsiasi motivo riusciate a sfuggire al pagamento del Bollo Auto per questo lungo lasso temporale, potete dormire sogni tranquilli: l’atto è stato prescritto!

Manfredi Falcetta

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