La tecnologia in possesso di Pininfarina fa gola a tutti quei nuovi gruppi industriali stranieri che si affacciano all’interno del mercato mondiale dell’automobile. Per riuscire ad emergere, costruendo delle vetture che rispondano ai requisiti di sicurezza ed affidabilità, hanno bisogno della grande esperienza di casa d’auto come quella italiana. Dal quartier generale dell’azienda italiana non è stata confermata la notizia, ma in arrivo ci sono tante manifestazioni d’interesse.
Per esempio, una delle nuove aziende che ha fatto un passo avanti è stata la Brilliance China Automotive, che ha già creato una joint venture con la Bmw. È chiaro che il costruttore Magna sarebbe il primo ad essere interessato alla Pininfarina, non fosse altro che per incrementare la sua competenza internazionale nel campo del design automobilistico.
Qualcuno si chiede perché mai una firma come quella italiana dovrebbe vendere. La risposta è semplice: in due anni, 2007/2009, l’azienda ha perso qualcosa come 358 milioni di euro.
Allaguida.it
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