Nei giorni scorsi la differenza tra il consentito e quanto speso dalla squadra di Milton Keynes è stato addirittura quantificato in 60 milioni di euro. Una cifra che, se confermata, imporrebbe alla Red Bull di affrontare la stagione 2011 potendo spendere solamente 40 milioni, visto che la regola prevede che le eventuali eccedenze debbano essere scontate dal budget per la stagione seguente.
Tra le voci emerse in questi giorni poi si è parlato anche della volontà da parte della squadra di Dietrich Mateschitz di rivedere l’accordo, apportando delle modifiche a quello che era stato impostato a Singapore per le stagioni comprese tra il 2011 ed il 2017, con l’intento di aumentare il valore limite del tetto e non risentire dell’eccesso di spesa del 2010.
Tuttavia, oggi Christian Horner ha voluto smentire seccamente queste possibilità, spiegando che la Red Bull ritiene di non aver assolutamente violato le norme. Ovviamente non può fare diversamente, ma è difficile pensare che un polverone del genere si sia alzato senza un minimo di fondamento. Anche perchè comunque è innegabile che per ora la firma del nuovo RRA è saltata.
“L’RRA è stato una cosa positiva per la Formula 1, perchè ha portato un reale risparmio sui costi” ha spiegato Horner ad Autosport. “Contrariamente alle speculazioni, vi abbiamo aderito completamente entro il 2010 e la Red Bull Racing occupa forse solo il terzo o quarto posto in Formula 1 a livello di budget. Abbiamo raggiunto grande efficacia nel ridurre l’organico rispetto alle nostre spese esterne”.
“Siamo tutti d’accordo che il contenimento dei costi deve andare avanti e l’RRA è un buon modo per ottenere questo fintanto che è coerente, onesto, equo e trasparente in tutte le attività di tutti i team” ha aggiunto.
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