Incidenti mortali in calo (Foto: Pixabay)
Incidenti auto, la classifica delle strade italiane più pericolose da Nord a Sud, in base all’ultimo report Aci
Le strade italiane sono piuttosto pericolose. Questo si evince dall’ultimo report Aci, sul numero di incidenti che caratterizzano le nostre arterie, urbane ed extra urbane. Ovviamente, come è logico aspettarsi, oltre il 70% degli scontri si verificano all’interno delle strade cittadine, mentre solamente il 6% nelle autostrade principali. Il 18 % riguarda le strade extra urbane, soprattutto intorno alle aree metropolitane. Lo studio dell’Aci ci riporta come la principale autostrada colpita da sinistri sia l’A24, il Raccordo di Reggio Calabria, seguita subito dalla Tangenziale Nord di Milano. Al numero uno, invece, delle extra urbane troviamo la Statale 36 del Lago di Como.
Come dicevamo, la maggioranza degli incidenti riguarda però le nostre strade cittadine, dove avvengono i 3/4 dei problemi stradali. Quello che impressiona sono il rapporto tra numeri di km per incidente: sulla A24 sono 12,9 km per incidente, 12,5 il Raccordo di Reggio Calabria, mentre scendiamo a 10 per la Tangenziale Nord di Milano, nella provincia di Monza. Il primato spetta appunto alla Statale 36 del Lago di Como: 9,8 km per incidente. Triste la percentuale di decessi in media agli incidenti: il 30 % riguarda ciclisti, il 10% pedoni, il 20% motociclisti.
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Dal report Aci si evince che il giorno peggiore per avere un sinistro in autostrada è il venerdì. Un terzo dei problemi avviene infatti prima del week end. Per motivi facilmente intuibili, i mesi con maggiori incidenti sono giugno, luglio e agosto, quelli più trafficati nelle aree extra urbane. Rispetto al 2010 gli incidenti totali sono diminuiti del 18% (17% in meno di morti). Dal 2017 c’è stato sempre un calo dell’1,7% (- 1,8% di decessi).
Nell’anno analizzato nell’analisi Aci, il 2018, ci sono stati complessivamente 37.228 scontri (di cui 1.166 mortali). C’è stato un aumento dei decessi con l’incidenza decisiva dei fatti legati al Ponte Morandi di Genova. Il primato delle vittime spetta ai motociclisti, con il 34,8%, seguiti dai ciclisti con il 22%.
Le arterie più pericolose per le due ruote sono nell’ordine: L’Aurelia nel tratto ligure, Il GRA di Roma, la SS 145 Sorrentina a Napoli, la SS 114 in provincia di Messina.
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