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Auto, oscuramento dei vetri: tutte le normative vigenti in materia

Auto, oscuramento dei vetri: ecco tutte le normative vigenti in materia e cosa bisogna sapere

Auto, oscuramento dei vetri: tutte le normative vigenti in materia (Foto: Youtube)

Uno dei modi per rendere più chic la propria auto è sena dubbio l’oscuramento dei vetri. Quel piccolo alone di mistero, quell’aria da film, oltre ad aumento della privacy all’interno, sono alla base di una pratica molto diffusa. Come nelle auto blu istituzionali, o nelle limousine dei Vip, i vetri assumono la loro importanza e possono creare un’immagine differente della vettura. Quando ci si muove in tal senso però, bisogna tener presente che non è possibile fare tutto come vorremmo, ma dobbiamo attenerci ad alcune regole stabilite dalla legge. Per intenderci, modelli come KIIT di Supercar non sono consentiti dal Codice della Strada. Bene la privacy, ma sempre con un occhio alla sicurezza.

La normativa in materia vede delle differenze a livello europeo, quindi senza uniformità tra quello che è previsto in Italia e quello che succede altrove. La direttiva comunitaria a livello legislativo ha sempre la precedenza, e va recepita anche nel nostro sistema legale. Ecco quindi che le leggi iniziali a cui si è fatto riferimento sono due: una del ’92 e una addirittura del ’71. Entrambe, per ragioni di sicurezza, vietano l’installazione di pellicole oscuranti sui vetri laterali anteriori e sul parabrezza.

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Auto, oscuramento dei vetri: tutte le normative vigenti in materia

Auto, oscuramento dei vetri: tutte le normative vigenti in materia (Foto: Youtube)

E’ vietato oscurare anche il vetro posteriore, qualora non siano presenti gli specchietti retrovisori. Questa normativa, benchè datata, non è stata mai abrogata e continua ad essere tuttora in vigore, implementata con ulteriori specifiche, ad esempio sulle caratteristiche delle pellicole.

Quando installiamo dei vetri oscurati dobbiamo tener presente che al momento della revisione dobbiamo effettuare dei controlli specifici. Le pellicole devono essere testate e verificate in base alla normativa.

Oltre ad essere omologate in base a caratteristiche precise, qualora fossero marchiate e personalizzate (magari colorate) devono essere testate e riconosciute come applicabili durante la suddetta revisione. Il marchio deve essere visibile e identificativo, con tanto di certificazione dell’installatore. Non tutti i tipi di vetri, infatti, supportano le varie pellicole disponibili sul mercato, anche per un discorso di sicurezza.

In tutto questo va sempre ricordato come le multe per irregolarità possono essere molto salate. Si passa da un minimo di 85 euro fino ad un massimo di 338 euro. Attenzione quindi a non esagerare con il “fai da te”.

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Angelo Papi

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