Autodichiarazione, arriva il nuovo modello: scarica qui il modulo

Arriva ancora un nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti in questo periodo di emergenza da coronavirus: scarica qui il modulo in pdf

Autodichiarazione
Autodichiarazione

Ancora una volta il famoso modulo di autodichiarazione per gli spostamenti, in questo periodo di quarantena, torna a cambiare. Queste continue variazioni hanno suscitato le ironie di molte persone ma, come spiegato dal capo della polizia Gabrielli, le disposizioni cambiano e quindi il modulo va aggiornato.

“Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”, ha detto Gabrielli a Sky sottolineando poi che “fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati”.

Il capo della polizia mette in luce i cattivi comportamenti di alcuni cittadini: “La stragrande maggioranza dei cittadini è rispettosa dei divieti, ma c’è un’altra parte che forse non è consapevole dei rischi o è allergica ai divieti e si comporta in maniera negativa. Io nei giorni scorsi avevo sottolineato l’esigenza di misure più efficaci ed il Governo ha fatto un nuovo decreto che, all’articolo 4, introduce un quadro sanzionatorio diverso. I comportamenti scorretti potranno venire sanzionati con l’articolo 452 del Codice penale, che punisce i comportamenti colposi con una pena fino a 12 anni di reclusione”.

Autodichiarazione falsa, rischi e sanzioni

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Dichiarando il falso si può incorrere nel reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri, che prevede una sanzione che va da un minimo di 1 a un massimo di 6 anni di reclusione. Quando le false dichiarazioni riguardano i fatti, si incorre nella falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e questo è punibile con la reclusione fino a 2 anni. Pene pecuniare da 400 a 3000 euro per chi invece viola le regole restrittive.

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