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Ferrari prolunga la chiusura degli stabilimenti fino al 3 maggio

Annuncio previsto da parte della Ferrari che ha comunicato che i suoi stabilimenti di Maranello e Modena resteranno chiusi nel rispetto del decreto ministeriale diramato alcuni giorni fa fino a tutto il 3 maggio mantenendo dunque a zero qualsiasi attività produttiva.

Il logo della Ferrari sulla scocca della F1 (Getty Images)

La Ferrari resta chiusa, sicuramente fino al 3 maggio; dal lunedì 4, anche sulla base di quelle che potrebbero essere le nuove indicazioni del governo e del ministro della salute, si deciderà se prorogare con un ulteriore periodo di sospensione o per una riattivazione organizzata delle linee di produzione.

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Ferrari chiusa, decisione scontata

La comunicazione del management della casa del cavallino rampante è semplicemente l’ufficializzazione di una decisione scontata che rispetta le disposizioni del primo ministro Giuseppe Conte. Nulla di strano e nulla di nuovo. L’azienda sta proseguendo la sua attività, soprattutto nel settore del marketing e dell’assistenza al cliente, in smart working ma tutto quello che deve essere svolto in ufficio, magazzini, officine e azienda è di fatto fermo.

Nel frattempo Ferrari sta facendosi carico dello stipendio di tutti quelli che, consumando i giorni di ferie già in busta paga, sono a casa dal 14 marzo scorso, da quando è stata decisa la chiusura degli stabilimenti di Maranello e di Modena.

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L’ingresso chiuso della Ferrari a Maranello (Getty Images)

Back on Track

Intanto però si pensa anche a quando la Ferrari sarà pronta a tornare al lavoro con la procedura ribattezzata “Back on Track”. Si tratta di una procedura guidata che, gradualmente, porterà al riavvio di tutti gli stabilimenti e delle varie attività di produzione, di promozione commerciale e di assistenza. Tutti i dipendenti che torneranno a lavorare in tutti gli stabilimenti saranno controllati per la sicurezza personale e generale. Persino scontato dire che tutti coloro i quali riprenderanno il lavoro dovranno essere negativi al virus.

Il comunicato della Ferrari sottolinea che “Back on Track” è già in corso, ipotizzando un rientro al lavoro per ora non ancora confermato per il 4 maggio, e che Ferrari sta adottando tutte le pratiche più avanzate per la profilassi e la salute dei propri dipendenti e degli ambienti.

 

Stefano Benzi

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