McLaren 570S Spider (Foto: Wheelsage)
Kingsley Coman viene meno agli obblighi di sponsor con Audi presentandosi in McLaren agli allenamenti: il Bayern Monaco lo multa.
Un po’ in tutti gli ambiti, gli sponsor sono essenziali per garantire introiti, ma ciò porta degli obblighi per la società che ha stipulato il contratto e per i propri dipendenti. Questo vale anche per il calcio, però non sempre i giocatori rispettano tali vincoli. L’ultimo caso è quello che riguarda il calciatore del Bayern Monaco Kingsley Coman, che all’ultimo allenamento si è presentato con una McLaren 570S Spider fiammante, anziché con l’Audi “di servizio”.
Questo episodio ha fatto infuriare sia Audi che Bayern, con la casa automobilistica che ha reclamato la vicenda alla società calcistica, la quale, a sua volta, ha multato di 50.000 euro l’attaccante francese. Coman si è poi giustificato affermando che la sua Audi aveva uno specchietto rotto e si scuserà con i dipendenti dell’azienda, portando loro qualche pensiero.
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Il Bayern Monaco è tornato da poco ad allenarsi, dopo lo stop imposto a causa del Coronavirus. Tuttavia, si è subito verificata una gatta da pelare, quando il proprio giocatore, Kingsley Coman, si è presentato al campo in McLaren, venendo meno agli obblighi con lo sponsor, nonché detentore dell’8,33% delle azioni del club, Audi.
Ad ogni dipendente del club tedesco, viene fornita dalla casa automobilistica un’auto di servizio, che tutti devono usare per lavoro. Il problema è che Coman è stato solo l’ultimo calciatore del Bayern a non rispettare questo vincolo. In precedenza, a disobbedire erano stati Niklas Süle, giunto agli allenamenti in Ferrari, e Philippe Coutinho, presentatosi in Mercedes. Per tali ragioni, il direttore sportivo Salihamidzic ha disposto una multa da 50.000 euro a tutti coloro che non si presentano con l’Audi nelle situazioni ufficiali.
Coman ha subito chiesto scusa, cercando di porre rimedio alla questione, ammettendo lo sbaglio. Inoltre, ha promesso che firmerà autografi per un’ora alla sede Audi a Ingolstadt, portando ai lavoratori anche qualche dono.
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