(Foto di Free-Photos da Pixabay)
Sono tanti i raggiri telefonici che negli anni si sono verificati. L’ultimo è la “truffa dello squillo”: i consigli su come evitarla.
Nel mondo della telefonia si sono viste tante truffe messe in atto da individui o addirittura da aziende fittizie nate con il preciso scopo di raggirare le persone per trarne beneficio economico. Alcune prevedevano di sottrarre credito semplicemente con un click sbagliato, che poi portava ad abbonarsi ad un servizio totalmente inutile o, persino, inesistente.
Invece, l’ultima riguarda le chiamate. La cosiddetta “Truffa dello Squillo” – verrebbe messa in atto semplicemente facendo uno o due squilli brevi, con l’intento di indurre il ricevente a richiamare il numero sconosciuto. Inoltre, se si riuscisse a rispondere, l’altra parte non parlerebbe.
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Gli indizi che ci dovrebbero indurre a non rispondere, o a non richiamare, sono prima di tutto i prefissi. In particolare, sono il +216, che proviene dalla Tunisia, e, anche se più raramente, il +44 dall’Inghilterra. In merito, molti utenti hanno mandato segnalazioni alla polizia postale proprio di chiamate provenienti da numeri con questi prefissi esteri.
Se si richiama il numero, l’utente perderebbe il costo “normale” della chiamata, che però potrebbe arrivare fino ad 1,50 euro al secondo, in base alle tariffe telefoniche. In tal modo, i malviventi ricaricherebbero le carte di credito attivate appositamente, azzerandovi al contempo il credito.
Quindi, dei consigli su come evitare questo inganno potrebbero essere: diffidare da questi numeri, non rispondere, ma, soprattutto, non richiamarli. Lo stesso vale per i messaggi e, altrettanto utile, potrebbe essere aggiungere alla lista nera il numero sospetto, per non ricevere altre telefonate da questi.
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