Mini Countryman si rinnova, tutte le novità del restyling – Foto

Novità in casa Mini con la Countryman che viene sottoposta ad un restyling totale: diverse le varianti proposte. Di seguito tutti i dettagli

In casa Mini è tempo di novità visto l’importante restyling della Countryman, un Suv che in Italia riscuote molto successo in termini di vendite.

Saranno 11 le varianti del veicolo messe a disposizione dall’azienda e si potrà scegliere tra l’omologazione a benzina, diesel o ibrida. I diesel saranno dotati del trattamento SCR con additivo AdBlue. Nel caso dei modelli a benzina, vista l’introduzione del filtro del particolato, la potenza del motore della Cooper S passerà dai 192 ai 178 cavalli. La versione ibrida avrà una batteria da 9,6 kWh di capacità che garantirà un’autonomia dichiarata tra i 55 e i 61 km.

Al momento non è stato ancora reso noto quando usciranno sul mercato, né quali saranno i vari prezzi.

LEGGI ANCHE—> “Hamilton e Vettel insieme, uno svantaggio”, l’ex pilota non ha dubbi

Mini Countryman, le caratteristiche

Per quel che riguarda gli esterni, i gruppi ottici, la mascherina ed i paraurti sono stati ridisegnati mantenendo, comunque, quello che è lo stile originale. Oltre le luci a led, che ora sono di serie su tutti gli allestimenti, la novità riguarda le Matrix Led. La gamma dei colori vede due new entry: la “White Silver” e la “Sage Green”. I cerchi in lega passano dai 16 ai 19 pollici.

Gli interni mostrano un volante rivestito in pelle. Ben fornita anche dal punto di vista tecnologico, presenta uno schermo centrale rotondo da 8,8” sul quale è stato aggiunto anche il servizio Mini Connected. E’ stata data molta importanza anche alla connettività vista l’installazione di una scheda SIM nell’auto. Grazie a ciò, si potrà usufruire del sistema Intelligent Emergency Call che rileva automaticamente la posizione della vettura e la gravità di un eventuale incidente. Presente anche il servizio Mini TeleServices per una manutenzione intelligente.

LEGGI ANCHE—> FCA, ricorso Codacons contro prestito dallo Stato: le motivazioni