Auto

FCA, prestito statale: Gorlier precisa la posizione del Gruppo

Audizione via web in Senato di Pietro Gorlier, responsabile delle attività di FCA in Europa, Medio Oriente e Africa

FCA, che succede dopo il prestito garantito dallo stato: parla Gorlier

FCA non sposterà nessuna produzione all’estero. Questa la promessa principale di Pietro Gorlier, chief operating officer del gruppo in Europa, Medio Oriente e Africa, durante un’audizione via web in Senato. Il prestito da 6.3 miliardi erogato da Intesa San Paolo, e garantito per l’80% dallo Stato attraverso la Sace, copre le spese per la filiera in Italia, ha spiegato. FCA, ha aggiunto, “pesa per il 40% sulla filiera automotive, quindi le nostre problematiche diventano collettivi“.

Gorlier ha spiegato che FCA, essendo una multinazionale, manterrà alcuni progetti lontano dall’Italia ma non sposterà nessuna produzione dal territorio nazionale dopo la concessione del finanziamento.

Il responsabile delle attività europee aveva già dichiarato dopo l’ok della Corte dei Conti al prestito, che le risorse sarebbero state interamente indirizzate al business in Italia, e dunque alla transizione verso l’elettrico e a tutti i lavoratori che dipendono dal rilancio del settore.

Leggi anche – FCA-PSA, l’UE apre un’indagine sulla fusione: cosa può succedere

FCA, Gorlier in Senato: “Aumenterà la produzione in Italia”

Audizione via web in Senato di Pietro Gorlier, responsabile delle attività di FCA in Europa, Medio Oriente e Africa

Gorlier ha confermato anche al Senato che stanno arrivando nuovi modelli in Italia. Nello stabilimento di Termoli verrà sviluppato un nuovo modulo per motori ibridi, applicati poi a Melfi sulle Jeep Renegade e Compass e sulla Fiat 500X. “La maggior parte dei nostri sviluppi legati alle nuove produzioni avverranno in Italia. La produzione in Italia aumenterà” ha spiegato il responsabile delle attività in Europa, che ha indicato nel 2022-2023 l’orizzonte temporale per riassorbire l’occupazione.

Ha riconosciuto, però, che il mercato italiano dell’auto potrebbe un calo del 35% nel 2020. Per rilanciarlo, ha detto, servirebbe “ampliare gli incentivi all’ibrido leggero“. In questo modo si rimetterebbe in moto la filiera e si potrebbero smaltire i veicoli ancora fermi nei concessionari.

Leggi anche – FCA, in arrivo maxi-prestito dallo Stato: le condizioni della SACE

Alessandro Mastroluca

Recent Posts

Alfa Romeo, debutta il nuovo modello: l’annuncio fa esultare i tifosi

La nuova Alfa Romeo 33 Stradale si prepara a un debutto su strada di grande…

6 ore ago

I vetri oscurati dell’auto servono a riparare dal sole? Occorre fare chiarezza

Vetri oscurati al centro della questione: proteggono dal sole o meno?  Con il torrido caldo…

12 ore ago

Honda a lavoro per un nuovo sistema ibrido, arriverà nel 2027: come sarà

Il marchio giapponese Honda sta lavorando alacremente per lanciare sul mercato vari modelli di auto…

14 ore ago

Incidente con questo veicolo: non paghi tu, leggi bene le clausole

Il sogno di tutti gli automobilisti distratti! Se fai un incidente con questo veicolo, non…

16 ore ago

Alfa Sprint Veloce, concept da brivido: turbo, Q4 e design in fibra di carbonio

Con l’uscita di nuovi modelli, l'attenzione degli appassionati si rivolge anche alla possibilità di nuovi…

18 ore ago

Aria condizionata in auto, come evitare la multa e stare freschi: la Polizia non potrà dire niente

C'è una regola ben precisa da rispettare sull'uso dell'aria condizionata in auto. Ecco cosa evitare…

20 ore ago