Formula 1

F1 GP Austria, le pagelle delle qualifiche: Bottas da 10, Vettel da incubo, i voti

I primi giudizi delle qualifiche del Gp d’Austria sul circuito di Spielberg per le qualifiche del Gran Premio d’Austria sono a dir poco impietosi per la Ferrari ma soprattutto per Vettel.

Valtteri Bottas, terza pole position in carriera sul circuito di Spielberg (Getty Images)

VALTTERI BOTTAS – Zitto zitto lascia parlare Hamilton in conferenza stampa e poi piazza la sua zampata in Q3 conquistando il record della pista con una dimostrazione di competitività che è dettata dalla netta superiorità della Mercedes ma anche dalla sua affidabilità. Che si incrina all’ultimo giro veloce quando va clamorosamente fuori. Hamilton non ne approfitta. Bottas non fa mai notizia, e forse è la sua fortuna. Magari dovrebbe cominciare a farla. VOTO 8, conferma.

LEWIS HAMILTON – Forse si davano troppe cose per scontate dopo la superiorità delle sue prove libere. L’inglese dà sempre sensazione di grande superiorità ma non riesce a piazzare l’acuto decisivo nemmeno quando Bottas davanti a lui va fuori a fare il tagliaerba e lui potrebbe approfittarne. Gli manca l’acuto ma la superiorità della Mercedes è assolutamente confermata. Gli mancano 12 millesimi. Ma pesano. VOTO 7, incompleto.

LANDO NORRIS – Arriva alle spalle di Mercedes e Verstappen confermandosi il pilota più solido sulla macchina più concreta tra quelle fino a questo momento inavvicinabili. Per un istante sembra quasi poter mettere in difficoltà anche la Red Bull ma gli manca l’attacco vincete nel giro decisivo. Da sottolineare il fatto che relega alle sue spalle di quattro decimi Carlos Sainz. VOTO 7, spregiudicato

Lando Norris sulla McLaren nelle qualifiche del GP d’Austria (Getty Images)

SERGIO PEREZ – Sicuramente l’osservato speciale del GP d’Austria. Entra in Q3 sotto di mezzo secondo sotto l’1.5”. Va forte ma forse leggermente meno di quello che ci si sarebbe aspettato pensando alla Racing Point come al vero colpo di scena di questo primo fine settimana della Formula 1. Chiude con 0.929 millesimi di ritardo, dopo le prove libere di ieri forse ci si aspettava addirittura di più. VOTO 6, in divenire

SEBASTAN VETTEL – Sicuramente in difficoltà, probabilmente anche sotto l’aspetto mentale. Diversamente non si spiegano certe dichiarazioni sopra le righe, e un po’ polemiche in conferenza stampa. Ma Vettel poteva rispondere in pista: e invece balbetta. Fallisce la Q2 sei anni il GP di Russia 2014, pasticcia nel giro decisivo senza mai riuscire a incidere. E dire che i primi giri non erano stati nemmeno pessimi. Ma ha rovinato tutto: su una Ferrari obiettivamente mediocre. VOTO 3, in crisi

Una grande delusione nelle qualifiche in Austria dalla Ferrari di Vettel (Getty Images)

ANTONIO GIOVINAZZI – Riesce nel suo primo obiettivo, quello di mettersi davanti a Kimi Raikkonen che supera di cinque decimi scarsi. Non è sufficiente per strappare una Q3 ma è abbastanza per lavorare sulla guida. Ancora qualche errore di ingenuità e di intemperanza che rovinano un paio di giri veloci che potevano essere gestiti meglio. VOTO 5, si attende il salto di qualità

CHARLES LECLERC – Chiude con quasi un secondo di ritardo rispetto alla Mercedes di Bottas, un quadro generale anche peggiore di quello che si poteva immaginare alla vigilia di queste qualifiche. Tutto sommato Leclerc fa il suo senza compromettere ulteriormente una situazione non facile e un morale oltremodo dimesso. Non si è mai sentito qualcuno della Ferrari dire “giochiamo in difesa”. In altre parole, “partiamo battuti”. Lo stato d’animo e l’atteggiamento di Vettel dicono tutto il resto. VOTO 5, in sordina e in ritardo

ROMAIN GROSJEAN – Su una Haas che aveva evidenziato parecchie difficoltà anche nelle prove libere, Grosjean si conferma piuttosto lento e discontinuo sulle curve veloci di Spielberg. Si accontenta: porta a casa il minimo indispensabile senza riuscire a scendere sotto l’1.05” cosa che per altro non gli era riuscita nemmeno nelle prove di ieri. VOTO 5, discontinuo

LEGGI ANCHE > Rivivi il live delle qualfiche sul circuito di Spielberg

Stefano Benzi

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