Lewis Hamilton (Getty Images)
“Hamilton esagera sul razzismo”, un’ex pilota di F1 lo attacca duramente. Un botta e risposta che coinvolge due leggende della storia dei motori
“Hamilton esagera sul razzismo”, un’ex pilota di F1 lo attacca duramente (Foto: Getty)
Lewis Hamilton è rimasto piuttosto deluso dai commenti del vecchio campione americano Mario Andretti sulla sua lotta per porre fine al razzismo sistemico e aumentare la diversità in F1.
La reazione del sei volte campione del mondo è arrivata dopo che “Piedone“, così come Jackie Stewart, aveva minimizzato la necessità di agire per porre fine al razzismo. Un problema che non sarebbe così grande come percepito da Lewis e che non meriterebbe tutto questo clamore.
Il 35enne si è inginocchiato prima dell’inizio dei tre Gran Premi del 2020 e sta lavorando alla “Commissione Hamilton” per indagare sui motivi alla base della mancanza di diversità in F1.
Hamilton, che vuole offrire opportunità nel mondo degli sport motoristici a persone provenienti da una gamma più ampia di fasce sociali, ha ricevuto molte critiche per il suo appoggio al movimento Black Lives Matter .
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“Hamilton esagera sul razzismo”, Mario Andretti lo attacca duramente (Foto: Getty)
In prima linea contro Hamilton si è schierato una leggenda della Formula 1 degli anni ’70, ovvero Mario Andretti. Il pilota americano ha etichettato l’inglese come “pretenzioso” e a suo avviso “sta creando un problema che non esiste, mischiando troppo la politica con lo sport”.
La risposta del campione del mondo non si è fatta attendere e sul proprio canale Instagram ha scritto: “Le cose che ho sentito sono molto deludenti ma sfortunatamente appartengono ad una realtà che le persone più anziane fanno fatica ad ammettere. Ancora una volta, questa è pura ignoranza, ma ciò non mi impedirà di continuare a spingere per il cambiamento. Non è mai troppo tardi per imparare e spero che anche Andretti, per cui ho sempre nutrito rispetto, possa cambiare idea e informarsi a riguardo“.
Lewis tira dritto per la sua strada e ha preso molto seriamente il tema, facendone una vera ragione di vita. Esagerato o meno sicuramente si sta battendo per un fine nobile, appoggiato da una buona parte dei piloti, salvo qualche eccezione, al di là delle età.
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