Treno (Foto: Getty Images)
Italo Treno sopprime i convogli. Le norme di distanziamento ripristinate dal ministro hanno creato un caos assoluto
Italo, l’azienda di trasporti ferroviari NTv, ha annunciato la soppressione di alcuni convogli. Il caos distanziamento ha colpito le ferrovie, con decreti che hanno tolto e poi reinserito l’obbligo di capienza del 50% dei treni. E così tutto è andato in tilt, con i passeggeri smarriti ed i capitreno lasciati soli a dirimere una questione davvero spinosa. E così ben otto convogli sono stati soppressi da Italo, lasciando l’amaro in bocca e – soprattutto – a terra migliaia di passeggeri nella prima domenica d’agosto. I convogli 9919/9921; 9975; 9927/9929; 8111/8113; 8143; 8126; 8131; 8135 quelli cancellati, con le procedure di rimborso dei biglietti che potranno avvenire attraverso il sito ufficiale di Italo.
L’annuncio è stato dato ieri sera e solo stamattina molti passeggeri si sono imbattuti in una sorpresa davvero poco gradita e spiacevole. I fortunati che sono riusciti a salire sui treni, invece, hanno dovuto fare i conti con la redistribuzione dei posti secondo il nuovo decreto firmato dal ministro Speranza.
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Il vice presidente esecutivo di Italo – Ntv Flavio Cattaneo ha attaccato pesantemente l’esecutivo per il repentino cambio di disposizioni. L’uomo ha accusato il governo di poca serietà il governo, evidenziando come il distanziamento non sia rispettato in aereo. Cattaneo, a tal punto, ha rivendicato come il sistema di climatizzazione dei treni Italo sia addirittura superiore a quello degli aeromobili evidenziando come queste decisioni siano solo dannose per i passeggeri e per le aziende. Secondo il vice presidente, Italo ha perso il 95% del fatturato durante il lockdown.
Intanto stamattina, come ha svelato Il Messaggero, molti treni non soppressi erano più affollati del 50% del totale come vuole il decreto ripristinato. I capitreno, per ovviare anche al caos legato ai posti prenotati ma non più disponibili per il distanziamento, hanno permesso a tutti di sedersi in ogni posto libero possibile ed utilizzabile rispettando le norme, annullando di fatto la divisione per classi.
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