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Formula 1, Patto della Concordia: cos’è e cosa prevede accordo tra i team

Formula 1, il Patto della Concordia: accordo commerciale tra tutti i team che prendono parte al campionato

Formula 1, Patto della Concordia: cos’è e cosa prevede accordo tra i team

Il Patto della Concordia in Formula 1, a giorni alterni, attira i focus degli addetti ai lavori, desiderosi di capirne la valenza ed i dettagli. Già, ma cos’è? Si tratta di un accordo commerciale sottoscritto da tutte le scuderie partecipanti al campionato di Formula 1; questo regola la partecipazione, appunto, ed i trattamenti economici spettanti ai team che disputano il Mondiale, come la distribuzione degli introiti tra i team, la FIA e Liberty Media che detiene le quote della F1. La prima edizione fu firmata nel 1981, poi nel 1987, 1992, 1997, 1998, 2009 e 2013, tutt’ora in vigore, ed in scadenza alla fine di quest’anno. E’ firmato da tutti i team partecipanti al Mondiale e molti contenuti di esso sono riservati e non divulgabili. Firmando l’accordo, ogni team accetta le norme che regolano il Mondiale ed assicurano la partecipazione al circus fino alla durata naturale dello stesso.

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Patto della Concordia, la Mercedes frena sul nuovo accordo

Toto Wolff (Getty images)

Il Patto della Concordia attualmente in essere scadrà a fine anno e sono già avviate le trattative per la firma di un nuovo accordo. L’iscrizione anticipata scadrà il prossimo 18 agosto, quella definitiva a fine mese. Se, da un lato, la Ferrari ha ammesso di essere pronta a sottoscriverlo, al pari di McLaren e Williams, la Mercedes ha frenato su quest’ipotesi. Toto Wolff, infatti, non è soddisfatto degli attuali termini e nella casa della Stella ci sarebbe anche la possibilità di firmare per un solo anno. Il nodo cruciale è la ripartizione degli introiti.

Nella scorsa stagione il Cavallino ha guadagnato più di tutte, ben 110 milioni, a differenza di Mercedes e Red Bull “ferme” a 70; più staccate McLaren (30) e Williams (10). E la Ferrari, nel nuovo accordo, avrà 40 milioni di dollari a mo’ di riconoscimento di fedeltà, per essere l’unica ad aver sempre partecipato; gli altri motoristi, invece, avranno 10 milioni di dollari.

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Giovanni Spinazzola

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