Aleix Espargarò, pilota dell'Aprilia (Foto: Getty Images)
I fratelli Espargarò attaccano duramente Johann Zarco, che non è nuovo ad atteggiamenti pericolosi in pista, come accaduto ieri in Austria.
A distanza di qualche ora è ancora difficile spegnere la polemica nata nei confronti di Johann Zarco, protagonista di una manovra decisamente azzardata nei confronti di Franco Morbidelli, che ha messo a rischio non solo se stesso ma anche il pilota italiano e Valentino Rossi, che stava sopraggiungendo proprio in quel momento. Uno dei primi a scagliarsi contro il francese è stato proprio il pesarese, invitando la Direzione Gara a prendere una decisione nei confronti del collega, che non è nuovo ad atteggiamenti che possono rivelarsi particolarmente rischiosi.
Essere aggressivi in pista, su questo il pesarese è stato chiaro, è certamente normale e comprensibile, ma questo non dovrebbe prescindere dal rispetto degli avversari. E un atteggiamento del genere non sembra rispecchiarlo del tutto. A prendere la parola contro il transalpino questa volta ci hanno pensato i fratelli Espargarò, che hanno vissuto entrambi momenti di terrore sui circuiti.
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Aleix Espargarò, pilota dell’Aprilia, sa bene come la MotoGP possa essere spesso pericolosa, ma l’atteggiamento degli avversari non dovrebbe mai andare oltre il limite. “Frenare a 300 km/h è spesso davvero difficilissimo. La moto si muove e oscilla, tenere i nervi saldi a volte è tutt’altro che semplice. Ancora una volta, però, in un incidente in pista che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori finisce per essere coinvolto Zarco e questo non può che scatenare dubbi sul suo modo di agire. Sarebbe bastato pochissimo perché la moto finisse contro Valentino e a quel punto le conseguenze avrebbero potuto essere gravissime. Abbiamo rischiato di andare incontro a una delle pagine più brutte della storia della MotoGp. molto difficile prendere la posizione in gruppo, evitare il contatto con altri piloti e frenare la moto. Ma sapendo questo, devi solo stare più attento”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il fratello Pol, anche se lui preferisce utilizzare toni parzialmente più morbidi: “Solo per pochi centimetri la moto non è finita contro Valentino Rossi. E’ stato un momento difficilissimo, non possiamo che sentirci fortunati per una tragedia sfiorata. Nessuno si schianta da solo, è stato un contatto tra due piloti. Meglio evitare di aizzare ulteriormente il tiro, ma Morbidelli non è sicuramente caduto da solo”.
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