Ferrari, Domenicali difende Binotto: "Perchè deve restare" (Foto: Getty)
Ferrari, Domenicali difende Binotto: “Perchè deve restare”. L’ex manager della “Rossa” difende l’attuale team principal e traccia la via da seguire per tornare in alto
Il momento in Ferrari è davvero difficile. Le prime prove libere di Monza hanno confermato le difficoltà tecniche della “Rossa“, troppo lenta per essere vera. Lottare per qualificarsi in Q3 è un obiettivo troppo magro per chi dovrebbe lottare stabilmente per il titolo mondiale. Un digiuno che dura da 12 anni (ultimo campionato costruttori vinto) e una strada che appare tutta in salita, viste anche le difficoltà di poter sviluppare la vettura. Un insieme di fattori che avevano portato a pensare ad un repulisti dirigenziale. Un azzeramento da cui ripartire per riscrivere il futuro da una pagina bianca. Non è stato dello stesso avviso però, Louis Camilleri che ha voluto lanciare un messaggio di sostegno all’uomo più criticato del momento: Mattia Binotto. L’Ad della Ferrari ha confermato la fiducia al team principal e ha concesso il tempo necessario per lavorare. Un’alternanza ai vertici che non porterebbe nulla di buono, almeno nel breve periodo. Dello stesso avviso è anche Stefano Domenicali, uno che in passato è stato nella stessa identica situazione di Binotto.
In un’intervista al Resto del Carlino, l’attuale presidente della Lamborghini non usa mezzi termini: “Mattia deve restare, va sostenuto e non attaccato”.
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Domenicali ha le idee chiare sull’attuale momento della Ferrari: “Nei momenti difficili bisogna sostenere i vertici. Sparare su Binotto non serve. non esistono in giro persone con la bacchetta magica per risolvere le cose. Uscire da un periodo così negativo non è semplice, ma l’unico modo è lavorare sodo. C’è bisogno di tenacia e di compattare tutto il gruppo“.
Poi su Monza aggiunge: “Ripensando alla bellissima vittoria di Leclerc l’anno scorso quest’anno sarà una sofferenza. Poi senza pubblico per il Covid è ancora peggio. Sono felice però per la tripletta italiana, con Mugello e Imola a seguire. C’è un’Italia che ha voglia di ricominciare“.
Poi un’ultima battuta sui record di Schumacher che verranno battuti a breve da Lewis Hamilton.
“Ho capito subito che Lewis era un fenomeno. Nel 2007 riuscimmo a batterlo per un punto con Raikkonen, ma si intuiva che era un asso. Ha lottato alla pari con un campione come Alonso ed era solo ad inizio carriera. Non avrei mai creduto che i record di Michael venissero battuti così presto, ma la Formula 1 è anche questo“.
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