MotoGP, un team manager accusa i commissari: “Bisogna limitarli”

Joan Mir MotoGP
Joan Mir (Getty Images)

Neanche il tempo di godersi lo splendido podio conquistato dal pilota della Suzuki Joan Mir all’ultimo giro del GP di Misano ai danni di Valentino Rossi, che il team manager della casa giapponese Davide Brivio torna sui fatti accaduti la settimana prima. In occasione del GP di Stiria infatti, la bandiera rossa sventolata dopo l’incidente di Maverick Vinales ha probabilmente scippato a Joan Mir la prima vittoria, dato che era in fuga solitaria sul secondo. Come se non bastasse, dopo la ripresa i commissari hanno lasciato impunito il pilota della KTM Pol Espargaro, il quale ha compiuto una manovra scorretta all’ultima curva, ed ha chiuso in terza posizione proprio davanti al pilota della Suzuki. “L’intervento dei commissari in MotoGP dovrebbe essere ridotto il pù possibile – ha spiegato Brivio ai microfoni di Motorsport.com – c’è bisogno di controllo ma attualmente ciò condiziona troppo i risultati. Questa è una disciplina in cui i commissari dovrebbero essere coinvolti il meno possibile. Non stiamo giocando a calcio o a basket, in cui gli arbitri devono giudicare se c’è fallo o meno.”

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MotoGP, Brivio accusa i commissari: “Danno giudizi soggettivi”

GP di Stiria (Getty Images)

Nel corso dell’intervista, il team manager della Suzuki Davide Brivio ha anche accusato i commissari di dare giudizi soggettivi sui fatti di gara. “Troppe regole non sono chiare e dipendono dall’interpretazione che i commissari danno di esse. Ciò comporta che siano viziate da giudizi soggettivi. Anche la mia interpretazione potrebbe essere diversa dalla loro. I piloti possono superare i limiti fino a quattro volte, questo li porta a rischiare più del dovuto perchè sanno che non gli succede nulla.”

Di Simone Tortoriello

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