Lance Stroll (Getty Images)
Lance Stroll spiega come ha vissuto il fatto di essere un pilota con dei privilegi prima e dopo l’approdo in Formula 1. Ormai è abituato ai giudizi.
Nel 2020 Lance Stroll sta facendo ricredere un po’ di scettici sul suo valore di pilota. I risultati da lui conseguiti in questo campionato di Formula 1 sono positivi e rappresentano anche una risposta alle molte critiche ricevute.
Il pilota canadese da sempre viene considerato da molti un “raccomandato”, un “figlio di papà” e altro ancora perché suo padre Lawrence Stroll è stato molto importante per il suo approdo in F1. Il noto miliardario ha fondato la Racing Point, scuderia sorta dalle ceneri della Force India e per la quale corre il figlio. Dal 2021 si chiamerà Aston Martin, la casa inglese della quale detiene il 16.7% .
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Stroll è consapevole dei giudizi non positivi espressi nei suoi riguardi. Non gli rimane che far parlare la pista e i risultati. Non sempre è stato all’altezza delle aspettative, ma nel 2020 sta facendo bene e bisogna ammetterlo.
Il driver canadese ha affrontato l’argomento durante il podcast della giornalista Nathalie Pinkham: «Le critiche verso coloro che anno avuto più privilegi di altri prima di arrivare in F1 esisterà sempre. È qualcosa che ormai ho metabolizzato. Ognuno ha la sua opinione, io parlo solo in pista e cerco di rimanere nella mia piccola bolla bloccando la negatività e il rumore esterno».
Stroll ha il giusto atteggiamento di fronte a ciò che avviene fuori dalla pista, cerca di concentrarsi unicamente su ciò che deve fare al volante della sua monoposto: «Quando hai successo in qualcosa ci sono alcune persone in questo mondo che cercano di tirarti giù con loro, perché sono frustrate e invidiose. Cerco di restare positivo e ascoltare le persone a me vicine, non puoi piacere a tutti. Ho capito dal primo anno in Williams che ad ogni errore le persone mi avrebbero screditato e distrutto sui media».
Il pilota della Racing Point ha avuto modo di confermare anche una tendenza che si nota spesso sui social network: quella di ricevere commenti positivi quando fa buoni risultati e di ricevere invece odio quando le cose vanno male. Stroll non la vive male: «Devi riderci sopra, perché se non ridi, ti verrà voglia di piangere».
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