Formula 1

Red Bull può lasciare la Formula 1: Marko spiega perché è possibile

Helmut Marko svela un dettaglio importante del contratto firmato per correre in Formula 1. Red Bull può scegliere di andarsene quando vuole.

Helmut Marko e Chris Horner (Getty Images)

Ha sorpreso l’annuncio della Honda di lasciare la Formula 1 al termine del campionato 2021. Una decisione che crea problemi a Honda e Alpha Tauri, che corrono con le power unit giapponesi.

La scuderia di Milton Keynes sta esplorando le opzioni per il futuro. La più probabile sembra essere quella di un ritorno ai motori Renault, casa che sarebbe costretta a fornirli per regolamento. E lo farà, eventualmente, controvoglia perché i rapporti tra le parti sono negativi dopo il divorzio maturato nel 2018. Ci sono stati anche contatti con Porsche, che dovrà decidere se impegnarsi in F1.

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Red Bull valuta di uscire dalla Formula 1?

Max Verstappen con Christian Horner e Helmut Marko nel box Red Bull (Getty Images)

Helmut Marko, consulente della Red Bull, in un’intervista concessa a Speedweek ha spiegato che la decisione della Honda era già nota al team: «Tutte le opzioni verranno valutate e poi verrà presa una decisione. Conoscevamo da tempo la scelta della Honda».

Il manager austriaco ha anche rivelato che c’è la possibilità che la scuderia lasci la Formula 1, il Patto della Concordia prevede un’opzione di uscita: «Possiamo annullare il contratto ogni anno. C’è un’opzione per uscire alla fine di ogni stagione. Comunque non è una nostra priorità e sarà Mateschitz a decidere».

L’accordo firmato sembrava dovesse impegnare a partecipare al campionato per i prossimi tre anni, senza chance di addio. Invece Marko ha spiegato che Red Bull può anche scegliere di lasciare la F1. Tale opzione, però, non è al momento considerata dalla scuderia e comunque è una scelta che dipende dalla volontà del patron Dietrich Mateschitz.

A Milton Keynes sono interessati a concludere meglio possibile questa stagione 2020, cercando entro fine anno di trovare una soluzione soddisfacente per la fornitura di power unit. In pole position, come detto in precedenza, c’è il ritorno ai motori Renault. Nelle prossime settimane lo scenario dovrebbe diventare più chiaro.

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Matteo Bellan

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