Controllo polizia auto (Foto: Getty Images)
Scatta il Coprifuoco nelle limitazioni più colpite dai contagi da Coronavirus: in caso di controlli è necessaria l’autocertificazione.
Controllo polizia auto (Foto: Getty Images)
La seconda ondata di contagi da Coronavirus, di cui si era parlato a più riprese nei mesi passati, è ormai diventata tristemente realtà, soprattutto in alcune zone d’Italia ed è per questo che le Regioni interessate hanno deciso di scendere in campo introducendo una serie di misure restrittive ad hoc. Lombardia, Lazio, Campania, Liguria e Piemonte hanno infatti deciso di introdurre delle limitazioni agli spostamenti per evitare che possano esserci assembramenti, che possono rivelarsi pericolosi e portare a nuovi casi.
Lombardia e Campania sono state le prime a muoversi, introducendo il divieto dalle 23 e nei fine settimana. Leggermente più morbida invece la linea scelta da Liguria e Piemonte. In tutta Italia, invece, sono i sindaci a decidere di chiudere alcune zone delle loro città ritenute a maggiore rischio. Chi avrà comunque la necessità di spostarsi nelle fasce orarie in cui non è consentito potrà farlo ma esclusivamente per “motivi di comprovata necessità“, come è il caso, ad esempio, di chi lavora durante le ore notturne. In questo caso sarà necessario dotarsi dell’ormai nota “autocertificazione“, che era diventata una compagnia imprescindibile durante il lockdown. Tra le deroghe concesse c’è anche la presenza allo stadio: i tifosi non incorreranno in alcuna sanzione, basterà mostrare il biglietto.
Posto di blocco di polizia (Getty Images)
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L’autocertificazione può essere scaricata online, oltre che dai siti di ministero dell’Interno e Polizia, e sarà indispensabile per i cittadini che avranno la necessità di spostarsi negli orari in cui è in vigore il divieto. In alternativa, la multa scatterà in automatico.
L’apposita scheda deve essere compilata dai cittadini interessati e consegnata alle forze dell’ordine in caso di controllo. Qualora invece si avesse bisogno di muoversi per la visita a un parente o altre persone per motivi d’urgenza non è invece indispensabile indicarne le generalità per motivi di privacy.
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