Stephane Peterhansel al comando della classifica generale con la X-Raid Mini (Getty Images)
La seconda tappa della Dakar 2021 garantisce la prima vera scossa alla classifica generale di auto e moto: con le vittorie di Al Attiyah e Barreda
Altro che Dakar 2021 in tono minore a causa del coronavirus e di qualche ritiro rima ancora della partenza. La partenza di questa edizione sta sicuramente confermando le aspettative di una grandissima gara che a ogni singola tappa può completamente ribaltare le previsioni.
Dopo una prima tappa francamente molto opaca, Nasser Al Attiyah si prende la scena e conquista la tappa. Il principe del Qatar prende confidenza, attacca e si diverte a punzecchiare le X-Raid Mini che si confermano comunque il mezzo da battere, sicuramente il più veloce, probabilmente il più affidabile. Al Attiyah recupera parecchio del suo ritardo, con 2.35” su Peterhansel e addirittura oltre nove su Carlos Sainz. Gli altri possono solo seguire la scia di sabbia da lontano.
In classifica generale le Mini mantengono la leadership ma si invertono il posto. Ora al comando c’è Stephane Peterhansel con 6.47” di vantaggio, non pochi, su un Sainz che ha accusato anche un brusco calo di potenza. Al Attiyah sale al terzo posto con 9.14” di ritardo.
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Anche qui colpi di scena: la KTM che aveva dominato la scena nella prima tappa scompare dalle prime posizioni, monopolizzate dalla Honda ufficiale: l’argentino Barreda si aggiudica la tappa davanti al compagno di scuderia Brabec che recupera parecchio dei venti minuti persi malamente solo ieri a causa di un errore di navigazione.
Una giornata nera che vede Walkner bloccato tra le dune con il cambio danneggiato, Short costretto al ritiro da un problema meccanico gravissimo che non lo fa nemmeno arrivare al bivacco. Purtroppo anche Davide Cominardi è ufficialmente fuori: una brutta caduta, la spalla fratturata e la Dakar per lui è già finita.
Ma il colpo di scena più clamoroso è il crollo di Toby Price, leader della classifica che precipita dopo parecchi errori di rotta e un paio di problemi tecnici. La graduatoria di tappa si trasforma in quella generale con Barreda che difende ora 6.23” di vantaggio su Brabec e poco di più sulla Yamaha di Branch. Price è 15esimo, con 17’ da recuperare
Il primo degli italiani è Maurizio Gerini con la Husqvarna 450 ma si continua a seguire con passione la straordinaria avventura dell’inossidabile Franco Picco che festeggia quest’anno i suoi 35 anni di Dakar.
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Nella classifica camion c’è sempre il Kamaz Master russo di Sotnikov davanti a tutti. Nei quad Alex Giroud mantiene la vetta della classifica pur perdendo qualcosa dal cileno Errico, secondo a distanza ridotta con 1.09” da recuperare.
La terza tappa offre uno spaccato full-desert sull’altopiano del Wajid tanta sabbia e dune molto difficili e tecniche in un percorso con partenza e arrivo a Wadi ad Dawasir, 630 chilometri dei quali oltre 400 di prova speciale estremamente tecnica.
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