Formula 1, Allison spiega come cambiano le monoposto nel 2021 (Foto: Getty)
Formula 1, Allison spiega come cambiano monoposto nel 2021. Una piccola rivoluzione aerodinamica che costerà ai team circa un secondo al giro
Le monoposto di Formula 1 del 2021 saranno una diretta emanazione di quelle ammirate sui circuiti nel 2020. Il cambio di regolamenti è slittato al 2022 (forse) e rinvierà la vera rivoluzione di un altro anno. Nonostante ciò esistono comunque degli aspetti differenti nella progettazione che riguarderanno principalmente una perdita del carico aerodinamico imposta dalla federazione. Questo dovrebbe tradursi in una perdita di prestazioni di circa un secondo al giro. Il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, attraverso un video condiviso sul profilo della scuderia anglo-tedesca su Twitter, ha spiegato bene i motivi e le novità.
Il primo cambiamento riguarda l’area del diffusore posteriore: “C’è stato un taglio triangolare sui bordi del telaio vicino alle ruote posteriori, che a vederlo non sembra granchè ma in realtà contribuisce a modificare tutto il retrotreno. Solo riducendo quella parte, la federazione ci farà perdere circa un secondo“.
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Nella sua disamina Allison tocca poi altri aspetti del nuovo regolamento per il 2021: “Le altre novità sono sostanzialmente tre. La prima riguarda i condotti dei freni posteriori, ridotti nella loro apertura di qualche millimetro. La seconda, sempre nella parte posteriore dell’auto, i profili nella zona del diffusore sono stati abbassati verso il suolo. Questo crea una tenuta aerodinamica non buona come prima. La terza– aggiunge il direttore tecnico Mercedes – riguarda la parte anteriore del fondo, nella zona dei ‘bargeboard’, dove saranno eliminate la maggior parte delle scanalature che aiutavano a convogliare l’aria sotto la monoposto“.
Un’insieme di piccoli aspetti che potrebbero fare la differenza, soprattutto per alcune vetture, come Red Bull e McLaren, che puntavano molto sull’assetto “rake”, puntato sull’anteriore. Vedremo cosa inventeranno gli ingegneri per ovviare a questa perdita prestazionale, che come sempre in F1 durerà solo per un periodo limitato di tempo.
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