Takuma Sato (Getty)
C’è un cerimoniale ben preciso che riguarda la Indianapolis 500 e che culmina a 100 giorni esatti dalla nuova corsa con la presentazione del trofeo
Gli americani sono legatissimi alla Indianapolis 500, quella che definiscono senza mezzi termini “The Greatest Spectacle in Racing”. Alla gara sono legate tutta una serie di manifestazioni e gli eventi che nemmeno la pandemia ha potuto cancellare prima fra tutte la manifestazione dei 100 giorni.
È tradizione consolidata che esattamente 100 giorni prima della competizione, che quest’anno è stata a calendarizzate per domenica 30 maggio, venga presentato al pubblico il leggendario Trofeo Borg-Warner, una gigantesca coppa d’argento che viene assegnata al pilota e alla scuderia vincitrice dell’ultima competizione.
Ma c’è un’onorificenza ancora più significativa che riguarda una ristrettissima Elite di piloti che riescono a conquistare il trofeo per almeno due volte in carriera… E il giapponese Takuma Sato, lo scorso anno, è riuscito a entrare in questo ristrettissimo giro di piloti eccellenti.
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Sabato è il primo giapponese a vincere la Indianapolis 500: primo successo nel 2017 con la Rahal Letterman Lanigan Racing bissato lo scorso anno al termine di una corsa trionfale. Il team di Sato è qualcosa di assolutamente straordinario nell’immaginario collettivo degli appassionati di automobilismo. Ai nomi dei co-proprietari Bobby Rahal e Mike Lanigan si è aggiunto quello del leggendario presentatore televisivo David Letterman, originario di Indianapolis e grandissimo appassionato della 500.
Il volto di Sakuma Sato ora campeggia sul trofeo, ricostruito dallo scultore William Behrends, che ha realizzato le immagini in argento sterling in bassorilievo di tutti i vincitori della corsa dal 1990 a oggi.
Il trofeo è meraviglioso e imponente: è alto 1.65 e pesa oltre 50 chili. Sato ha un unico rammarico: “Avere vinto una gara incredibile senza pubblico – dice il giapponese – la mia speranza è che ci possa essere un’altra occasione, magari da festeggiare con la gente”.
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Il trofeo resterà a disposizione di ato fino a maggio, quando verrà rimesso in palio. Poi il pilota giapponese potrà ritirare il “Baby Borg”, una replica in miniatura del Borg-Warner Trophy che conterrà un duplicato della sua immagine in argento. Lo stesso Baby Borg sarà consegnato anche alla scuderia Rahal Letterman Lanigan Racing.
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