Tatiana Calderon, collaudatrice Alfa Romeo in F1 (stellantis.com)
L’Alfa Romeo, nel giorno dell’8marzo, ha omaggiato tutte le donna pilota alla guida di auto del Biscione. Le loro storie
L’Alfa Romeo, nel giorno della Festa delle donne, ha voluto ricordare tutte le donne pilota che si sono alternate nei 110 anni di storia del Biscione. Un lungo viaggio che mira ad evidenziare non solo i risultati sportivi, ma anche a più ampio raggio, l’ambizioso di voler abbattere barriere e preconcetti nell’ambito dei motori e delle corse.
Ed il lungo viaggio parte da Tatiana Calderon, attuale collaudatrice di F1 per l’Alfa Romeo Sauber; colombiana classe 1993, ha nel suo palmares un campionato vinto nella Easy Kart Pre-Junior e nel campionato Usa Stars of Karting Divisione Est, prima donna a riuscire nell’impresa.
Campionato Italiano Turismo nella classe N vinto nel 1992, invece, per Tamara Vidali che all’epoca guidava una Alfa 33 1.7 Quadrifoglio Verde. Due anni più tardi, invece, guidava un’Alfa Romeo 155 nel Campionato Italiano Superturismo CIS del 1994.
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Maria Grazia Lombardi, invece, detiene un primato non da poco; è infatti l’unica donna italiana ad aver conquistato punti per la classifica del Mondiale in una gara di Formula 1. E’ stata, invece, la seconda ad entrare in una monoposto, disputando peraltro 13 Gran Premi.
Christine Beckers, pilota belga, regalò emozioni e vittorie alla guida dell’Alfa Romeo GTA sovralimentata, un bolide in grado di erogare 220 cavalli per 240 km/h di velocità massima. La ragazza vinse nel 1969 ad Houyet, ma anche a Zandvort ai “Tre Ponti”, a Condroz ed Herbeumont. Non solo la Beckers, anche Liane Engeman, olandese, riuscì ad impressionare tutti con l’Alfa Romeo 1300 Junior.
Susanna Raganelli, invece, conquistò il Campionato del Mondo di karting classe 100 cm3 nel 1966; la romana concluse la sua carriera di pilota guidando una GTA. Tanti titoli in bacheca, invece, per Ada Pace, capace di trionfare in 11 gare di velocità nazionali, di cui sei Turismo. Trionfi arrivati alla guida dell’Alfa Romeo Giulietta, dapprima la Sprint Veloce, poi la SZ.
Nel corso degli anni ’30 si contraddistinsero anche le francesi Odette Siko ed Hellè Nice; la prima portò al quarto posto della 24 Ore di Le Mans del 1932 l’Alta Romeo 6C 1750 nella categoria 2.0 litri, mentre Mariette Hèlène Delangle, modella, vinse la Ladies Cup nel Principato di Montecarlo nel 1936. Fu vittima, poi, nel GP del Brasile dello stesso anno ma riuscì a sopravvivere dopo tre giorni di coma.
Successi anche per Anna Maria Peduzzi che trionfò alle Mille Miglia con la Classe 1500 nel 1934. Terzo posto a Brescia nel 191 alla guida della G1, invece, per la Baronessa Maria Antonietta d’Avanzo, la prima donna alla guida di un’Alfa, che gareggiò fino agli anni ’40 in tutto il Mondo.
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