Jorge Lorenzo (Getty Images)
Jorge Lorenzo ci tiene a difendere i suoi trionfi in MotoGP dalle critiche e lo ha fatto anche di recente su Twitter fornendo diversi dati.
Jorge Lorenzo si gode la bella vita dopo una lunga carriera da pilota ai massimi livelli. Anche dalle Maldive ha continuato a seguire la MotoGP e sui social network ha fornito alcune sue impressioni sui valori in griglia per il 2021.
Ma non ha mancato neppure di rispondere sia alle critiche di ex colleghi che a quelle di alcuni tifosi. In particolare, ce n’è stato uno che ha messo in dubbio il valore dei suoi titoli mondiali conquistati in MotoGP nel 2010, 2012 e 2015 perché ci sono state circostanze particolari che hanno coinvolto i suoi principali avversari. Di fronte a ciò, il cinque volte iridato non poteva stare in silenzio e ha risposto come ha già fatto altre volte.
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Innanzitutto l’utente che gli ha scritto su Twitter ha messo in risalto il fatto che nel 2010 Lorenzo ha beneficiato dell’infortunio capitato a Valentino Rossi al Mugello. Il maiorchino ha replicato: «Ero al secondo anno con Bridgestone e al terzo in MotoGP, più forte e maturo. Ho fatto secondo in Qatar con mano lesionata, primo a Jerez e a Le Mans. 9 punti in più di Rossi quando si è infortunato (pressione? Può essere, è un’opinione). Campione a 23 anni con record di punti».
Per quanto concerne il 2012, a farsi male fu il favorito e campione in carica Casey Stoner della Honda che saltò tre gare per infortunio. Jorge spiega: «Nelle prime sei gare ne ho vinte quattro e avevo +25 punti rispetto a Stoner. Bautista mi ha steso ad Assen e Casey vincendo li ha recuperati. Quando siamo arrivati a Indianapolis io ero primo con 205 punti e 5 vittorie e lui era terzo con 173 e 4 vittorie».
Venendo infine al 2015, l’anno in cui secondo Rossi e tanti suoi tifosi (ma non solo) Marc Marquez avrebbe danneggiato volontariamente il Dottore, Lorenzo ha evidenziato di essere stato maggiormente forte dell’allora compagno di squadra in Yamaha: «Ero il pilota più veloce con margine e sono stato sfortunato in alcune gare. Io 5 pole, Rossi 1. Io 7 vittorie, lui 4. Io 6 giri veloci, Vale 4, io 14 volte in prima fila e lui e lui 5, io leader per 274 giri in gara e lui per 50».
Le discussioni continueranno ad esserci, ma va detto che il cinque volte iridato ha meritato i titoli vinti. È stato fortissimo in ognuna di quelle stagioni vincenti.
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