Fuori Giri

Un F35 per Erika Raballo: chi è la prima Top Gun militare italiana

Si chiama Erika Raballo, venticinque anni, piemontese di Alba e sarà la prima Top Gun militare italiana che potrà pilotare gli F35

Uno stormo di F-35, uno degli aereoi d’attacco più performanti del mondo (Getty Images)

É  italiana, ha 25 anni ed è considerata uno dei più grandi talenti a livello mondiale completando un lunghissimo percorso formativo che è ancora in piena evoluzione.

F35 il suo prossimo compagno di lavoro

Superando a pieni voti una lunga serie di prove, Erika Raballo si è guadagnata le cosiddette Ali d’Oro, quelle che abilitano i piloti a pilotare i mezzi più costosi e competitivi. Ore e ore di addestramento culminate con uno dei corsi più duri e selettivi, quello con i Tigers della Naval Air Station di Meridian, in Mississippi,  dove si preparano quelli che vengono ritenuti i piloti più preparati del mondo. Quelli della Marina degli Stati Uniti.

Alla base aerea di Meridian, tanto per citare un esempio che può essere chiaro a tutti, è stato ispirato il meraviglioso film “Ufficiale e Gentiluomo” con Richard Gere e Louis Gossett Jr che racconta i durissimi corsi per diventare un pilota della Marina.

Per lei “Top Gun” non è un film ma la realtà quotidana: senza romanzo d’appendice.

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Si è guadagnata le ali

Erika Raballo aveva iniziato il suo lungo percorso di formazione nel 2012 iscrivendosi alla scuola navale militare “Francesco Morosini” di Venezia. Un liceo classico con corsi specifici, estremamente selettivi, per i giovanissimi che aspirano a una carriera militare attiva. In tre anni Erika aveva già vinto il concorso per allievi ufficiali piloti di complimento (AUPC), prima assoluta in graduatoria. Poi il trasferimento negli Stati Uniti dove si è addestrata insieme ai Tigers del Training Squad 9.

“Ho deciso che sarei diventata un pilota quando avevo 16 anni – dice oggi Erika – quando ho visitato una base navale e aeronautica. L’ambizione e la motivazione mi hanno consentito di avere sempre voglia di migliorarmi, di conoscere cose nuove, di confrontarmi con i miei limiti. Essere la prima donna pilota di jet della marina italiana è una sensazione incredibile, ma è solo un altro passo nel mio percorso di formazione”.

Erika adesso ha ottenuto la certificazione all’uso dei sistemi di decollo ed atterraggio per portaerei della Classe Gerald Ford dotate di catapulte elettromagnetiche e  il sistema avanzato di arresto. I suoi prossimi strumenti di addestramento saranno l’AV-88 Harrier e l’F35.

Stefano Benzi

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