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Rally della Seta, presentata l’edizione 2021: percorso e novità

É  stata presentata oggi l’edizione 2021 del Rally della Seta, uno dei rally raid più duri, selettivi ed estremi del calendario mondiale: confermate le norme anti pandemia

Silk Way Al Attiyah Silk Way Al Attiyah
Nasser Al Attiyah, l’ultimo nome nell’albo d’oro del SIlk Way Rally (Getty Images)

Ritorna il Silk Way Rally, una delle competizioni più estreme ed amate da parte degli appassionati dell’offroad più estremo e selettivo.

Rally della Seta, le novità

Il Rally della Seta, condivide molto con la mitica Dakar: un percorso lungo ed estenuante, un tracciato estremamente difficile, spesso anche molto pericoloso. Di fatto è il rally raid più tradizionale rimasto in calendario, l’unico rally marathon superstite tra i tanti nati tra gli anni 70 e ’80. E mentre la Dakar ha cambiato più volte la sua impostazione, trasferendosi dall’Africa al Sudamerica e più recentemente in Arabia, il Silk Way ha sempre mantenuto la sua impronta asiatica sulle vecchie piste orientale che portavano sulle tracce delle conquiste di Gengis Khan o delle scoperte di Marco Polo.

Anche quest’anno il raid partirà da Omsk, alle porte della Siberia russa per inoltrarsi dopo 5400 km fino a Ulan Bator, capitale della Mongolia.

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Non si passa dalla Cina

Gli organizzatori, dopo le molte difficoltà legate alle conseguenze della pandemia, hanno deciso di riconfermare gli indugi. Forti della conferma di alcune sponsorizzazione e della massiccia richiesta da parte di scuderia e piloti privati hanno deciso di rilanciare la corsa con una edizione forzatamente diversa da quelle precedenti.

La corsa sarà all’insegna della tutela di equipaggi e staff con molte procedure per il contenimento del Covid. Proprio per questo, contrariamente alle ultime edizioni, la corsa non sconfinerà in Cina. Partenza l’1 luglio da Omsk e arrivo a Ulan Bator l’11 dopo 5400 km di piste e con 3300 km circa di prove speciali. Siberia, altopiano dei monti Altai, taiga per concludere con gli splendidi deserti dell’altopiano mongolo tra dune sabbiose e rocce

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Sam Sunderland, vittorioso al Rally della Seta nel 2019 (Getty Images)

Le novità

Un percorso decisamente molto duro. Le iscrizioni prevedono la partecipazione di auto, moto e camion con qualche categoria speciale. La Historic Adventure sarà riservata alle auto immatricolare prima del 2000 mentre nasce una nuova categoria, la G-Moto Challenge, riservata a 15 iscritti, tutti amatoriali.

Dopo la cancellazione del Silk Way dello scorso anno, sulla via della seta, torneranno tutti i grandi protagonisti. A cominciare dal principe Nasser Al Attiyah, in grande evidenza anche alla Dakar e trionfatore dell’edizione 2019 con la Toyota Hilux. A vincere tra le moto, che corsero per la prima volta proprio nel 2019, fu il britannico Rob Sunderland.

Le iscrizioni restano aperte fino al 15 maggio a questo link.

Stefano Benzi

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