Valentino Rossi (Getty Images)
Le parole di Valentino Rossi dopo il Gp del Mugello: dalla tragedia di Dupasquier alla sua gara sulla pista di casa
Il miglior risultato in stagione ma essere contenti non si può. Il Mugello anche per Valentino Rossi porta con sé la tristezza per la morte di Dupasquier. Il 19enne non ce l’ha fatta dopo il terribile incidente nelle qualifiche. La notizia del suo decesso è arrivata nei box mentre i piloti della MotoGP si preparavano per la gara e ha inevitabilmente segnato la corsa. Ne parla anche Rossi nel post gara: “Quando muore un pilota ti chiedi se ha senso continuare e fare la gara. Da un lato credo che in questi casi non ha senso correre, dall’altro credo che il senso c’è perché non gareggiare non cambia le cose“.
Il ragionamento del pilota Yamaha è molto lucido: “Ti chiedi perché lo fai, ma non farlo non cambierebbe nulla. Tutti avevano voglia di tornare a casa, ma tra una settimana si torna comunque in pista“. Il Dottore analizza anche il tema della sicurezza: “Tanto è stato fatto, ma andrebbe fatto qualcosa in più. Il problema è quando cadi in pista e vieni colpito da un altro pilota: su questo è difficile trovare la soluzione“. Come è difficile trovarla al problema della Moto3: “Sono sempre tutti attaccati. Forse moto meno veloci sarebbero meno pericolose, ma non saprei come fare perché ciò si verifichi“.
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Rossi ha anche analizzato la sua gara: decimo posto, miglior risultato in stagione. Un po’ di rammarico per quanto accaduto alla prima curva: “E’ successo un po’ di casino. Vinales ha preso una imbarcata e ci siamo un po’ toccati. Sono finito penultimo: è stato un peccato, perché il passo gara era decente e sono riuscito a risalire“.
C’è comunque un pizzico di soddisfazione per essere riuscito a entrare tra i primi dieci: “Non male. Sapevo che al Mugello non sarebbe stata semplice. Dobbiamo lavorare per essere più competitivi“.
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