Mick Schumacher e il caso con Mazepin: il verdetto di Steiner

Mick Schumacher ed il caso con Nikita Mazepin in Haas: il verdetto del Team Principal Gunther Steiner

Il caso scoppiato in Haas tra Mick Schumacher e Nikita Mazepin è rientrato, con Gunther Steiner, Team principal della scuderia statunitense, che ha chiarito il tutto tra i due piloti.

La manovra nel GP di Baku della scorsa settimana da parte del russo aveva indispettito non poco Schumi jr. furioso via radio con il suo ingegnere. Aveva mostrato tutto il suo disappunto il tedesco e peraltro non è la prima volta che i due compagni di squadra battibeccano per quanto accade in pista, tra qualifiche e gara. Come se non bastasse, Mazepin è un po’ nel mirino di tutti i piloti, per la sua guida troppo irruenta e comportamenti che lasciano spesso contrariati.

La diatriba tra Schumacher e Mazepin, però, sembra proprio già finita nel dimenticatoio. Almeno è quanto spiegato da Gunther Steiner ai microfoni di Rtl.de che ha ammesso come abbia già provveduto a risolvere la situazione “internamente”.

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Le parole di Steiner su Mick Schumacher e Nikita Mazepin

“Ho parlato nei giorni scorsi con i piloti in veste di Team Principal – ha spiegato Steiner – ed è tutto chiariti e sistemato. I due si sono parlati e dal nostro punto di vista è una pagina chiusa” ha sostenuto riconoscendo come Mazepin si sia scusato immediatamente e derubricando a tutto come errore di valutazione.

Steiner ha considerato lo sfogo via radio di Schumi come dettato da un momento emozionale vista anche l’alta velocità. “Mick come sempre è stato molto professionale, adulo per essere un 22enne” il commento del Team Principal.

Steiner, però, ha anche parlato di Michael Masi, il direttore di gara. “Non so cosa intenda dire – ha esordito – ma parlerà con i ragazzi sicuramente per chiarire la situazione; spiegherà ad entrambi quali conseguenze vi siano per determinate manovre e sentirà cosa gli diranno i piloti“. Il Team principal ha escluso ulteriori punizioni. “Si chiuderà lì la questione, senza alcuna penalità” ha concluso.