Formula 1

Mazepin, un regalo curioso dalla Haas: la spiegazione di Steiner

Nikita Mazepin ha ricevuto un regalo curioso dalla Haas: il Team Principal della scuderia, Steiner spiega le motivazioni

Nikita Mazepin (Getty Images)

Il Mondiale di Nikita Mazepin, fin qui, è stato piuttosto deludente. La Haas non è certo performante, come dimostrato i zero punti nella classifica costruttori; come se non bastasse il russo è preso di mira dai suoi colleghi per una guida ritenuta troppo aggressiva, quasi ai limiti, senza dimenticare gli innumerevoli testacoda tra prove, qualifiche e gare fin qui.

Insomma, sicuramente non l’approccio con la Formula 1 che sognava Nikita Mazepin, pronto a riscattarsi nella seconda parte di stagione. Per “alleggerire” un po’ la sua immagine e regalargli un po’ di buonumore, Gunther Steiner, il Team Principal della Haas, ha voluto regalare al russo un oggetto del tutto particolare. E’ una trottola, che ha anche un nome ben preciso; è Mazespin, per poter così scherzare sul suo soprannome affibbiatogli proprio per i troppi testacoda.

Il pilota ha ricevuto il dono molto divertito ed ha postato tutto sui social; grandi risate per il giovane russo che ha scoperto il funzionamento della trottola proprio grazie all’aiuto di Steiner.

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Mazepin e le parole di Steiner

La Mazespin, ne siamo certi, accompagnerà il pilota per tutta la seconda parte della stagione, e chissà che non possa portargli fortuna, magari provando a chiudere qualche Gran Premio in una posizione più nobile rispetto alle retrovie cui è abituato. Un desiderio tutt’altro che facile da esaudire, considerata la Haas senza miglioramenti rispetto al 2020. Peraltro Steiner ha confermato come “sarà complicata questa stagione” perché l’obiettivo della scuderia è “migliorare nella prossima stagione“.

Il Team Principal, però, ha anche spiegato la natura del regalo a Mazepin. “Abbiamo cercato di allontanare tutti i detrattori, sui social parlando di Nikita si utilizzano toni denigratori ed abbiamo quindi puntato sullo scherzare. Il ragazzo ha un buon senso dell’ironia” ha concluso.

Giovanni Spinazzola

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