Dani Pedrosa (Getty Images)
Pedrosa ha avuto una buona carriera, ma gli è mancata una sola cosa affinché la rendesse completamente appagante. Il tester KTM si confessa.
Dani Pedrosa è un tre volte campione del mondo, ma ha vinto solamente nelle classi 125 e 250. Gli è mancato conquistare il titolo MotoGP.
Nonostante abbia corso ben dodici stagioni nel team ufficiale Repsol Honda, non è riuscito a prendersi la corona iridata nella classe regina del Motomondiale. I suoi migliori piazzamenti nella classifica finale sono i secondi posti del 2007, 2010 e 2012. È arrivato invece terzo nel 2008, 2009 e 2013. Tolto l’ultimo campionato prima del ritiro, ha vinto almeno una gara in ogni anno in top class. È sempre stato tra i top rider della categoria, ma gli è mancata la zampata per aggiudicarsi il Mondiale.
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Pedrosa in un’intervista concessa a El Mundo ammette che nella sua lunga carriera nel Motomondiale ha un rimpianto solo: «Mi manca solamente il titolo MotoGP. Quando ripenso ai tempi dei fantastici quattro con me, Casey Stoner, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo mi chiedo quanto sarebbe stata diversa la mia carriera se avessi guidato per la Yamaha almeno una volta».
La sua carriera sarebbe cambiata molto vincendo il Mondiale MotoGP? Dani risponde così: «È una domanda che mi assilla. Qualsiasi cosa diversa da una risposta affermativa sembrerebbe una giustificazione da parte mia. Ma tutti i grandi ricercatori della storia hanno vinto il Premio Nobel? In 18 anni nel Motomondiale ho ottenuto risultati che mi collocano tra i migliori di questo sport».
All’attuale tester KTM viene anche chiesto se sia interessato a tornare a correre come wild card, ipotesi di cui si parla in queste settimane: Non si sbilancia granché sul tema: «Quello che mi motiva di più con KTM – spiega – è aiutare a migliorare la moto e i piloti. È edificante vedere che funzionano le decisioni tecniche prese in base ai test che faccio. La mia partecipazione in gara come wild card servirebbe per misurare alcuni parametri che non si vedono nei test. Potrebbe essere interessante, ma non posso dire se accadrà». Non c’è una chiusura, ma neppure un’apertura decisa a tornare in gara.
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