Charles Leclerc partirà quarto nella Qualifica Sprint al GP Silverstone (Foto: Getty Images)
La F1 sperimenta al GP Silverstone la Qualifica Sprint. Tutto sul formato della cosiddetta Sprint Race: durata, punteggi, gomme e penalità
La Formula 1 guarda al futuro. Al GP Silverstone, per la prima volta si correrà la Sprint Race, o Qualifica Sprint. Il weekend è iniziato con due sessioni di prove libere da un’ora. Alle 17.30, poi, scatta la Sprint Race che deciderà la pole position di domani.
Si tratta di fatto di una mini-gara che assegna anche dei punti e che sarà ripetuta anche a Monza e a Interlagos, per poi valutare insieme ai piloti se la sperimentazione avrà avuto successo. L’intenzione della Formula 1 è di ripetere questo formato, se ai piloti piacerà, anche nella prossima stagione.
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La pole position al GP Silverstone, dunque, sarà determinata dalla classifica di questa gara veloce. La Sprint Race, infatti, si disputa sulla distanza dei 100 chilometri. A Silverstone, dunque, si percorreranno 17 giri, senza necessità di effettuare pit stop per il cambio gomme.
La Qualifica Sprint assegna punti per il Mondiale: tre punti al vincitore, che per le statistiche sarà anche il pole-man, due al secondo e tre al terzo.
Non ci sarà la cerimonia di premiazione sul podio, che rimane prerogativa di chi vince il gran premio. Ma i primi tre della Sprint Race riceveranno una corona d’alloro come accadeva negli anni Ottanta.
La scelta delle gomme nella Sprint Race è libera. Saltano i vincoli per cui i primi dieci piloti in griglia, nelle altre gare del Mondiale, devono partire con la mescola utilizzata in Q2 per qualificarsi all’ultima parte della sessione.
La libertà nella scelta iniziale delle mescole è estesa anche al gran premio vero e proprio di domenica. Resta però valido il principio per cui in gara i piloti devono fermarsi almeno una volta e completare il gran premio con almeno due mescole diverse.
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Dopo la sessione di qualifica per la Sprint Race, le monoposto sono entrate in parco chiuso. E lo stesso accade dopo la seconda sessione di prove libere del sabato mattina. Sulle vetture, dunque, non si potrà lavorare se non per motivi di sicurezza. Ad esempio, saranno permesse modifiche ai dischi dei freni, elementi delle sospensioni, oltre a parti come le ali eventualmente danneggiate nel corso della Sprint Race.
Se un pilota commette un’infrazione sanzionata con un drive-through, la sconterà direttamente nel corso della Sprint Race. Altrimenti, nel primo pit stop durante il gran premio di domenica.
La sperimentazione della Sprint race continuerà a Monza e in Brasile, in cui potrebbero anche essere introdotte ulteriori modifiche se a Silverstone dovessero emergere delle criticità.
Per il futuro, secondo le intenzioni di Liberty media, i weekend con la Sprint Race dovrebbero affiancare e non sostituire del tutto il vecchio formato. Gli eventi con la Qualifica Sprint, che dà punti aggiuntivi, diventerebbero una sorta di Grande Slam all’interno della stagione.
La scelta potrebbe dipendere anche dalle caratteristiche dei circuiti. In passato, infatti, Ross Brawn sottolineava i suoi dubbi sull’applicazione della Sprint Race su un circuito stretto come Montecarlo.
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