“Hamilton mi ha chiamato”: Verstappen conferma, altro duro attacco al rivale

Verstappen rivela che Hamilton gli ha telefonato dopo i fatti di Silverstone, ma rimane della sua idea e critica ancora il pilota Mercedes.

Verstappen
Max Verstappen (Getty Images)

Rabbia e delusione ci sono ancora per quanto successo a Silverstone, ma Max Verstappen deve voltare pagina. Nel Gran Premio d’Ungheria è chiamato a reagire e a battere Lewis Hamilton.

In Red Bull devono essere lucidi e non farsi condizionare da quanto successo al giro 1 della gara in Gran Bretagna. All’Hungaroring possono tornare a vincere e ad allungare in classifica. Importante sarà anche l’apporto di Sergio Perez, che da secondo pilota deve cercare di togliere punti alla Mercedes.

LEGGI ANCHE -> “Verstappen ha qualcosa in più”: Alonso svela la dote dell’olandese

F1 GP Ungheria, Verstappen in conferenza stampa

Max Verstappen
Max Verstappen (Getty Images)

Verstappen nella conferenza stampa dall’Hungaroring è stato nuovamente interpellato sull’incidente avvenuto alla curva Copse di Silverstone con Hamilton: «Ho perso punti per colpa di un altro – ha detto – e non posso dire molto di più in merito. Cercherò di rimediare nella gara in Ungheria».

Il pilota della Red Bull ha rivelato di aver parlato con Lewis, però continua a rimanere sulla propria posizione in merito a quanto avvenuto: «Mi ha chiamato, non voglio scendere nei particolari. Credo sia irrispettoso che quando uno è in ospedale ci sia un altro pilota che sventola la bandiera dopo avermi mandato contro un muro con un impatto di 51G. Non sia il modo giusto di festeggiare. Questo dimostra come sono loro davvero. Non vorrei mai che gli altri mi vedessero così».

Max ribadisce di non avere colpe per l’incidente successo nel GP di Gran Bretagna: «Ho lottato duramente e mi sono difeso. Ma non sono stato aggressivo. Gli ho dato spazio, mi sono aperto per la mia curva e non mi aspettavo entrasse così duro. Non potevo fare molto altro. Io lotto duramente, però non mando a muro gli avversari. So di non aver fatto niente di sbagliato».

Impostazioni privacy