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Guida in stato di ebbrezza, un software per evitarla: la proposta dagli USA

Negli USA si sta pensando a una norma che può portare a ridurre in casi di guida in stato di ebbrezza grazie a un software che lavora in ottica preventiva.

Foto di tookapic da Pixabay

Viaggiare in sicurezza è certamente fondamentale per non correre rischi quando ci si mette in viaggio ed è ora possibile grazie ai dispositivi di assistenza alla guida che sono presenti anche nelle vetture dalle dimensioni più piccole. Negli Stati Uniti si è deciso però di fare un ulteriore passo in avanti grazie a un disegno di legge attualmente in discussione al Senato e che si rivolge in maniera diretta alle case automobilistiche. Secondo quanto indicato nel provvedimento, le aziende saranno chiamate a installare a bordo una tecnologia passiva che impedisce a chi è ubriaco di mettersi al volante.

In attesa di capire se la proposta entrerà in vigore, non sono mancati i pareri favorevoli, a dimostrare di come una regolamentazione di questo tipo possa essere importante per arrivare a salvare vite umane. L’Insurance Institute for Highway Safety (Istituto Assicurativo per la sicurezza autostradale o IIHS) è infatti convinto che un sistema di questo tipo possa arrivare a ridurre addirittura di novemila unità il numero di vittime sulle strade.

Gudare auto (Foto: Pixabay)

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Guida in stato di ebbrezza: ridurre i rischhi al volante grazie alla proposta negli Stati Uniti

A testimoniare gli effetti positivi di una norma di questo tipo sono i numeri. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, gli incidenti provocati da persone ubriache al volante e che hanno provocato vittime hanno un costo economico diretto superiore ai 44 miliardi di dollari. A questa cifra si devono aggiungere le ulteriori ripercussioni sulla società, che portano a una stima pari a 210 miliardi.

Un’iniziativa di questo tipo non rappresenta comunque una novità assoluta negli USA. Un discorso simile era stato portato avanti già un paio di anni fa, anche se ora che il discorso è tornato di attualità c’è chi teme che un software di questo tipo possa arrivare a compromettere la privacy degli automobilisti. Se l’idea venisse approvata è necessario comunque mettere in conto una tempistica ad hoc. Si pensa infatti a un periodo di massimo tre anni per arrivare a sviluppare la tecnologia, a cui devono essere aggiunti altri due anni per poter adeguare le vetture alla normativa. Non sono stati invece forniti per ora dettagli sulle caratteristiche del sistema, ma tra i fattori che potrebbero essere presi in considerazione ci sono l’analisi del respiro oltre a una tecnologia a infrarossi in grado di analizzare i livelli alcolemici nel sangue dai polpastrelli .

Ilaria Macchi

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