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Superbollo Auto, la decisione del Senato sulla richiesta di abrogazione

Il Superbollo continuerà, il Senato ha respinto la richiesta di abrogazione: invariata la tassa supplementare per le auto con più di 185 kW

Superbollo Auto, niente cancellazione: arriva la decisione del Senato (Getty)

La tassa sulle auto denominata “Addizione erariale”, conosciuto meglio come “Superbollo“, non sarà cancellato. Il Senato ha detto no alla richiesta di abrogazione dopo l’emendamento di un gruppo di parlamentari di Fratelli d’Italia. La proposta era stata inserita nell’esame del decreto fiscale del governo, ma è stata respinta dalle commissioni riunite Finanze e Lavoro. La mini tassa rimane, anche se la richiesta di cancellazione si basava sul fatto che l’entità dell’imposta è poco significativa in termini di incasso per lo Stato.

Infatti, dal 2012 al 2019 il cosiddetto Superbollo ha portato nelle casse pubbliche circa 900 milioni di euro. Non un’entrata indispensabile, anzi. Negli ultimi anni gli introiti del Superbollo sono aumentati: per questo nella richiesta di abolizione c’era il calo del mercato per la vendita di auto nuove e usate con potenza superiore ai 252 cavalli. La speciale tassa, infatti, viene vista ormai come demotivante per l’acquisto di una vettura di grande potenza.

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Superbollo Auto, niente cancellazione: arriva la decisione del Senato

Già di per se, le spese di gestioni di una vettura di questo tipo sono esose. Considerando carburante, manutenzione e pneumatici quasi sempre di dimensioni maggiorati e quindi più costosi. Il senso dell’emendamento è che un’aumento della vendita di auto di grande potenza avrebbe comunque compensato all’annullamento del Superbollo. Anche soltanto considerando le tasse sui carburanti. Ovviamente questo tipo di vetture consuma di più, generando quindi un riflesso positivo.

Non è stato questo il parere del Senato, che ha bocciato la proposta. Il Superbollo fu introdotto 10 anni fa dal governo Berlusconi: l’importo è stato aumentato dalla scure di Monti nel 2012, e prevede il pagamento di 20 euro in più rispetto al bollo solito, per ogni kW oltre i 185 kW (252 cv, appunto). Ad esempio, per una vettura da 300 cavalli (221 kW) si pagano 720 euro aggiuntivi oltre la normale tassa di circolazione.

Giovanni Scotto

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