Danilo Petrucci (getty images)
Danilo Petrucci brilla alla Dakar, ma la sfortuna continua a remargli contro. Dopo la conquista del suo primo podio arriva una brutta notizia.
Danilo Petrucci va oltre ogni pronostico nel corso della sua prima Dakar, ma la sfortuna continua a perseguitarlo. Prima il tampone falsamente positivo al momento dell’atterraggio in Arabia Saudita, poi la rottura di un fusibile che lo costringe a chiedere i soccorsi in elicottero, lo smarrimento del cellulare e dei documenti, compresa la patente di guida. Ma non finisce qui per l’ex pilota della MotoGP.
Nel corso della quarta tappa riesce persino a salire sul podio, ma dopo poche ore viene sanzionato con una penalità di 101 per aver superato di poco il limite di velocità in un villaggio. “Ho sbagliato marcia e messo il limitatore di velocità a 50 km/h invece di 30. Me ne sono accorto tardi – spiega a ‘La Gazzetta dello Sport’ -, la penalità è giusta ma non me ne frega un c…“. Resta il problema del passaporto. In ambasciata gli hanno detto di fare denuncia presso la polizia. Petrux si è recato in due stazioni senza esito: “Non l’hanno fatta perché non sono musulmano e non parlavano inglese“.
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Per Danilo Petrucci il Rally Dakar si sta rivelando un’avventura a 360 gradi, dove bisogna fare i conti con qualsiasi imprevisto. Eppure i risultati giocano a suo favore. Arrivato da un mondo diverso come la MotoGP, per molti doveva recitare un semplice ruolo di comparsa. E invece sta viaggiando al ritmo dei migliori. Nella tappa del mercoledì ha persino conquistato la top 3, peccato per la penalità che gli ha negato la gioia del podio.
Resta però il grande riscatto per il pilota del team Tech3, estromesso dal Mondiale dopo una stagione deludente. Tra le dune del deserto sta dimostrando la stoffa del campione in un evento dove partecipa da rookie, raccogliendo ampi consensi anche dai grandi della Dakar. “Negli ultimi due anni mi hanno rotto perché ero troppo grosso, non ne potevo più. Sono felice perché sto andando velocissimo“. E nel futuro si apre la strada del MotoAmerica, dove siamo certi che Danilo Petrucci saprà farsi valere anche con le derivate di serie.
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