Andrea Dovizioso (media press)
Andrea Dovizioso sarà il pilota più anziano in griglia nella stagione 2022. Nel giorno della presentazione arriva la notizia a sorpresa.
Nel giorno della presentazione del team WithU Yamaha RNF il vero protagonista è Andrea Dovizioso. Non solo perché pilota di punta del team satellite diretto da Razlan Razali o perché con i suoi 35 anni di età è il pilota più anziano sulla griglia di partenza. Ma soprattutto per l’ipotesi avanzata dal forlivese ex Ducati: “Non so cosa accadrà dopo, dipende tutto dai risultati“. E non esclude che questa possa essere l’ultima stagione in MotoGP: “Sì, può essere. Dipenderà dai risultati, ma anche da quello che vorrò fare io. Ma sinceramente non sono preoccupato“.
Andrea Dovizioso (media press)
Il 2021 è stato un anno particolare per il ‘Dovi’. Ha guardato gran parte del Mondiale in TV dopo l’addio a Ducati, non avendo trovato una sella interessante. Si è allenato e ha partecipato a qualche gara di motocross regionale, in attesa che il mercato piloti aprisse uno spiraglio utile per il ritorno. Il divorzio Yamaha-Vinales è stata l’occasione giusta per subentrare a Morbidelli in Petronas SRT, con una M1 del 2019, giusto per prendere confidenza con il prototipo di Iwata. Cinque Gran Premi sfruttati come test per arrivare alla stagione 2022 con una buona infarinatura. Adesso non resta che attendere il primo test di Sepang per capire il potenziale del prototipo e, soprattutto, per fare i conti con se stesso. Perché la fase di adattamento, dopo otto anni in Ducati, ancora non è conclusa.
Andrea Dovizioso (Getty Images)
Per puntare a traguardi ambiziosi Andrea Dovizioso dovrà essere competitivo già dalla prima gara a Losail. “È presto per dire se sono pronto, perché so che mi serve fare un altro passo in avanti di adattamento alla moto“, ha ammesso a ‘La Gazzetta dello Sport’. Due test pre-campionato sono pochi per chi ancora non ha piena padronanza della moto. Per lo più i tre giorni al Mandalika Circuit serviranno più a familiarizzare con il nuovo circuito che a migliorare certi automatismi.
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In Yamaha si lavora diversamente rispetto a Ducati, nessuna anticipazione sul materiale che avrà a disposizione fra poco più di una settimana a Sepang. “Credo che anche loro non abbiano delle certezze assolute su cosa ci aspetta“. Resta tutto avvolto nell’incertezza per il momento, come il suo destino professionale.
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Tutto dipenderà anche dalle sorti del team, legato a Yamaha per una sola stagione, in attesa di offrire garanzie finanziarie in tempi brevi. E ovviamente tutto dipenderà dai risultati che saprà portare a casa nonostante sia in un team satellite.
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