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Renault Italia e l’Ambasciata di Francia per una mobilità sempre più green

Incontro tra Renault Italia e l’Ambasciata di Francia per parlare di mobilità sostenibile e delle strategie da attuare in proposito.

Nei giorni scorsi, il Gruppo Renault Italia ha ricevuto una visita dall’Ambasciatore francese, Christian Masset, insieme al Ministro Consigliere per gli Affari Economici Frédéric Klapan.

(Renault media press)

Durante l’incontro si è parlato molto di mobilità sostenibile e, in particolare, delle strategie da attuare per favorire la transizione energetica e tecnologica. Un aspetto, questo, sostenuto dallo stesso costruttore, anche nell’ambito della Presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea e del Trattato tra Italia e Francia.

Non è un caso, quindi, che Renault abbia investito oltre 5 miliardi di euro nella mobilità elettrica. Inoltre, lo stesso Gruppo automobilistico prevede di investirne altri 10 nei prossimi 5 anni.

Renault, la strategia per la transizione energetica e tecnologica

(Renault media press)

In quest’occasione, i due Direttori Generali Raffaele Fusilli (Renault) e Guido Tocci (Dacia) hanno fatto un quadro generale circa la presenza dei due brand sul mercato automotive italiano ed illustrato la strategia del Gruppo per la transizione energetica.

In particolare, attraverso una serie di iniziative specifiche, l’azienda è impegnata nel raggiungimento della neutralità carbonica in Europa entro il 2040, mentre a livello globale l’obiettivo è di arrivare alle emissioni zero entro il 2050.

La Re-Factory di Flins, ad esempio, creerà un miliardo di attività nell’economia circolare entro il 2030 e riparerà 20.000 batterie e circa 120.000 veicoli all’anno sempre entro il 2030. Saranno poi reintrodotti in nuove batterie l’80% dei minerali recuperati da altre esauste.

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Sul piano istituzionale, invece, la Francia è completamente coinvolta nella mobilità sostenibile ed elettrica insieme a tutti gli altri Stati membri dell’UE che, siglando il Patto Verde, si sono impegnati a ridurre sensibilmente la loro impronta di carbonio. Inoltre, lo sviluppo delle batterie elettriche andrà a creare inevitabilmente numerosi posti di lavoro, oltre che raggiungere alti livelli di innovazione tecnologica, contribuendo così a rafforzare l’autonomia industriale dell’Europa.

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Basti pensare che, come previsto dalla strategia Renaulution, il Gruppo Renault realizzerà una gigafactory a Douai nell’ambito della partnership con Envision AESC, mentre con l’altro partner Verkor ci sarà una collaborazione per sviluppare congiuntamente batterie ad alte prestazioni. La combinazione di questi due accordi permetterà la realizzazione di circa 45.000 posti di lavoro in Francia entro il 2030 e lo sviluppo di un ecosistema per la produzione di batterie in Europa presso il centro Renault ElectriCity, il polo industriale del Gruppo situato a Nord della Francia.

(Renault media press)
Francesco De Vincenzo

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