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Ferrari GTC4Lusso, nuova vita con il designer Kahn: la trasformazione della one-off

Una Ferrari GTC4Lusso rivista dal designer Kahn: è stata realizzata una one-off speciale, le trasformazioni effettuate

La Ferrari GTC4Lusso non è più in produzione; Maranello, in vista dell’uscita del nuovo Suv previsto per quest’anno, il Purosangue, ha deciso di mandare in pensione la supercar in produzione dal 2016 e nata per sostituire la FF.

Ferrari GTC4Lusso (Ansa)

Una granturismo shooting brake, con motore all’anteriore ed un vero bagagliaio, in grado di offrire grande spazio per l’abitabilità ma anche ovviamente altissime prestazioni, com’è nello stile delle vetture del Cavallino.

L’auto era peraltro disponibile in due versioni; la GTC4Lusso T con un propulsore V8 bi-turbo da 3.9 litri ed in grado di erogare ben 610 cavalli di potenza e la GTC4Lusso, la più estrema ed esagerata, con un motore V12 6.3 da 690 cavalli, per emozioni e brividi allo stato puro. Quest’ultima versione, con una coppia di 697 Nm ed una trazione integrale, con il cambio a 7 rapporti, garantiva una velocità massima di 335 km/h per un’accelerazione da 0 a 100 orari in appena 3,4 secondi.

Numeri davvero pazzeschi. Afzal Kahn, direttore creativo della Kahn Design ha voluto dare nuova vita alla granturismo Ferrari, realizzando una sua versione ribattezzata Ferrari GTC4 Grand Edition.

Ferrari GTC4 Lusso: la trasformazione

Ferrari GTC4Lusso (projectkahn.com)

Il lavoro sulla vettura è iniziato addirittura nel 2018 e solo oggi, dopo quattro anni di lavoro, il progetto è stato ultimato. Kahn ha ammesso di aver preso ispirazione da altri due modelli iconici della Ferrari per la creazione di questa versione; si tratta della 250 Testa Rossa del 1957 e della Monza SP2.

Il frontale è stato rivisto daccapo; i fari, rispetto al modello originale, sono più piccoli nelle dimensioni, mentre ingrandite le prese d’aria laterali. Nuovi, invece, i parafanghi anteriori; anche sulla griglia sono stati realizzati interventi, con l’innesto di due luci tonde davvero inedite ai lati del logo del Cavallino. E’ più pronunciato anche lo splitter.

Il colore blu è stato la tonalità scelta, con delle grafiche bianche a fare da contrasto. Diversa, invece, la dimensione dei cerchi, Diamond Cut; all’anteriore da 20″, da 21″ al posteriore. Ed il motore?

Quello non è stato minimamente toccato. Ovviamente il propulsore è quello della vettura più potente del lotto, il V12 aspirato da 6.3 litri per una coppia massima di 697 Nm ed una potenza di ben 690 cavalli. Una vera e propria “bestia”, in grado di toccare i 335 km/h.

Sul prezzo, invece, nessuna comunicazione. La versione originale aveva un costo a partire da 270mila euro nella sua versione più potente, mentre il designer Kahn non ha voluto rivelare nulla in questo ambito.

Giovanni Spinazzola

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