Andrea Dovizioso (foto Ansa)
La stagione 2022 inizia in salita per Andrea Dovizioso e la Yamaha M1 del team satellite RNF. Il forlivese lancia un chiaro monito agli uomini nel box.
Andrea Dovizioso si ritrova a navigare nelle retrovie dopo la prima gara stagionale tenutasi a Losail. Ex campione del mondo della classe 125, ha conquistato 24 vittorie ed è stato vice campione del mondo per tre volte di seguito, in tre stagioni in cui ha fatto i conti con Marc Marquez dandogli filo da torcere. Ma il passaggio in Yamaha si sta rivelando più difficile del previsto.
Difficile scrollarsi di dosso gli stilemi di guida dopo otto anni in sella alla Ducati Desmosedici GP. La Yamaha M1 richiede una guida molto diversa e a quanto pare solo Fabio Quartararo riesce ad ottenere il massimo con questo prototipo. Nella gara di Doha è scattato dalla 20esima posizione in griglia e chiuso al 14° posto con un gap di oltre 27 secondi dal vincitore Enea Bastianini. A pesare non è tanto la piazza finale, quanto il ritardo al traguardo. E la tappa in Indonesia si rivelerà già decisiva per un primo bilancio di inizio campionato.
Nella domenica in Qatar l’ex alfiere della Ducati, oggi pilota del team satellite Yamaha RNF, ha lamentato non solo un handicap di velocità massima, ma anche mancanza di aderenza. La pressione della gomma anteriore ha subito un aumento vertiginoso, un vecchio problema che la M1 riscontra quando si ritrova a dover inseguire i rivali. La priorità sarà colmare il distacco dai migliori nel prossimo round al Mandalika Circuit: “Migliorare è un obbligo, 27 secondi sono tanti. Siamo troppo lontani e non va bene“.
Non è il momento di sollevare discussioni all’interno del box, ci sarà il tempo giusto per questo. Ma Andrea Dovizioso lascia trasparire una certa amarezza ed è inevitabile per un pilota abituato a ben altri risultati. “Non voglio parlare troppo perché dovrei spiegare perché avvengono certe situazioni… Ma adesso non è il momento di entrare nei dettagli. Dobbiamo fare assolutamente dei progressi perché siamo lontani“, ha dichiarato il forlivese come riporta il sito specializzato Speedweek.com.
Con il motore congelato bisognerà puntare l’attenzione su altre aree della Yamaha M1. “Dobbiamo migliorare la gestione delle gomme, ma in Indonesia vremo mescole diverse e tutti partiranno quasi da zero“, ha proseguito il Dovi. “Ma siamo ancora lontani e dobbiamo avvicinarci ad ogni costo“.
Il Gran Premio d’Ungheria 2025, disputatosi domenica scorsa all’Hungaroring di Budapest, ha rappresentato uno degli…
La ricarica delle auto elettriche rappresenta uno degli aspetti più dibattuti nel passaggio alla mobilità…
Porsche ha annunciato un’importante revisione della propria strategia produttiva, con il ritorno a un SUV…
Le vacanze estive sono alle porte, e con esse la classica preparazione del viaggio:…
Nel paddock di Formula 1, non solo le monoposto da gara sono protagoniste, ma anche…
Questi sono i falsi miti sulle auto elettriche più diffusi al mondo: se non vuoi…