Moto GP

Enea Bastianini, la svolta è arrivata: “Sono cambiato molto”

Enea Bastianini ha dimostrato di essere cresciuto a livello tecnico e umano con la vittoria a Doha. Il momento della svolta ha una data precisa.

Sul circuito di Doha Enea Bastianini ha regalato grandi emozioni ai tifosi italiani, completando una bella domenica di motorsport ai colori italiani con le corredate vittorie di Andrea Migno in Moto3 e Celestino Vietti in Moto2. Un primo tassello importante per il team Gresini Racing diretto da Nadia Padovani e che premia i tanti sforzi compiuti dalla famiglia Gresini dopo la morte di Fausto.

Enea Bastianini (foto Ansa)

Dopo la vittoria del titolo iridato nella middle class nel 2020, il pilota romagnolo ha esordito in MotoGP con la Ducati Desmosedici GP19 del team Avintia. Doveva essere un anno di collaudo generale per prendere le misure con la massima serie, invece il ‘Bestia’ ha subito collezionato due podi incoraggianti e preziosi nel doppio round di Misano. Nei test invernali ha stampato il miglior crono in Malesia… Prima fila nelle qualifiche di Losail, il successo del Qatar era nell’aria, ma è arrivato in modo inatteso.

Enea Bastianini e i segreti del suo successo

Alla partenza ha perso qualche posizione, ma è rimasto incollato agli scarichi del gruppetto di vertice senza mai mollare. Ha preservato la gomma media posteriore per attaccare nelle fasi finali e a quattro giri dal termine il grande sorpasso sulla Honda di Pol Espargarò che ormai soffriva per il calo della soft. Se fino allo scorso anno il giro secco sembrava il suo punto debole, è bastato risolvere questa pecca per centrare la prima vittoria in MotoGP. “Ho imparato che devo trattare bene la gomma. È stata la ricetta del successo negli ultimi due o tre anni“.

Enea Bastianini può contare su una Ducati factory da questa stagione, ma anche su un’evoluzione personale che lo ha portato ad avere un certo grado di maturità per affrontare al meglio le sfide: “Sono cambiato molto da quando ho esordito nel Mondiale“, ha raccontato a Speedweek.com. “Prima ero molto aggressivo, ora sono molto più calmo durante le sessioni di prove libere. Non serve essere nervosi nello sport… Tutto sta funzionando bene in questo momento“.

Parte del merito va anche al suo manager Carlo Pernat, figura centrale nel paddock della Top Class, che in passato ha anche gestito la comunicazione di Andrea Iannone. “E’ il miglior allenatore del mondo. Motiva molto i ragazzi del team e sottolinea costantemente che sono il migliore e il più veloce. È un uomo molto felice“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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