La monoposto Haas (Ansa)
Nel primo Gran Premio di F1 la Haas ha sorpreso con il quinto posto ed il team principal Gunther Steiner ci crede: le sue dichiarazioni
Il mondiale del 2021 chiuso in ultima posizione per la Haas, con zero punti conquistati ed una serie di ultimi posti, un inizio di 2022 ancor più difficile per la separazione prima dallo sponsor Uralkali, poi da Nikita Mazepin come conseguenze dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la necessità di sostituire il pilota con il danese Magnussen.
Per la Haas sembrava un’altra stagione da dimenticare ed invece qualche timida speranza la si era avvertita già nei test pre stagionali, ma quanto accaduto in Bahrain nessun probabilmente se lo poteva aspettare. Il Team statunitense, una sorta di Cenerentola del paddock, è diventato il terzo Costruttore del mondiale con 10 punti, dietro solo a Ferrari e Mercedes e davanti perfino alla Red Bull che ha raccolto un doppio zero a Sakhir.
Merito del quinto posto proprio di Magnussen, il pilota preso a pochi giorni dall’inizio del mondiale. Il danese ha disputato una gara impeccabile e, già in zona punti, è salito quasi a ridosso del podio dopo il doppio ritiro di Verstappen e Perez. Solo 11mo, invece, l’altro pilota Haas, Mick Schumacher.
Un successo che ha reso più che soddisfatto anche Gunther Steiner, il team principal della scuderia. “Voglio vivere questo sogno” le parole dell’altoatesino che ha analizzato la gara ma l’intero week end.
“Aveva una buona monoposto Kevin e lo sapeva, fin dalle qualifiche lo avevamo notato ma dovevamo capitalizzare” ha spiegato. “La preparazione è stata molto buona, nulla è stato sbagliato dalla squadra, per un week end positivo. Al momento giusto sono state prese le decisioni giuste ed il lavoro è stato svolto alla perfezione. Fino al Bahrain 18 i giri dello stint più lungo realizzato” ha poi aggiunto.
Terzo posto nella classifica Costruttori, dicevamo, ma Steiner ha le idee chiare in merito. “Al momento ci godiamo questo sogno ma non penso che a lungo staremo lì” ha ammesso sostenendo, però, come la scuderia sia tornata dopo che per due anni ha “dovuto tirare avanti“.
“E’ speciale questo risultato – ha aggiunto Steiner – era stata persa la fiducia. Nel 2018 eravamo competitivi ed abbiamo terminato in quinta posizione, mentre nel 2019 la vettura non era performante. Si è parlato di assurdità, di vendita della scuderia, invece siamo tornati“.
Un vero e proprio riscatto, quindi, ma vanno tenuti i piedi per terra, con Steiner che guarda al prosieguo della stagione. “L’Alfa Romeo è sembrata forte, sugli allori non ci dobbiamo sedere. Più avanti porteremo gli aggiornamenti e dobbiamo continuare a migliorare la monoposto lavorando ma continueremo a conquistare punti, sono abbastanza sicuro” ha concluso.
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