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Rally WRC, la FIA accoglie le richieste: cambiano i regolamenti

Le prime due tappe del mondiale Rally WRC sono state caratterizzate da problemi alle nuove unità ibride che hanno costretto alcune auto al ritiro, la FIA corre ai ripari

I ritiri di Ott Tanak e Elfyn Evans, rispettivamente con Hyundai e Toyota, sono state le due note stonate di un mondiale Rally WRC che fin qui si è dimostrato molto spettacolare.

Thierry Neuville, durante il Rally WRC di Svezia con la Hyundai (Rally WRC)

Regole diverse a fronte di auto completamente nuove, che imponevano per motivi di sicurezza lo stop a qualsiasi vettura che subisse problemi di natura tecnica all’alimentazione ibrida. Prova sospesa, auto a bordo strada da trainare al parco chiuso e classifica generale compromessa.

Rally WRC, cambiano le regole

Hyundai e Toyota, ma alla richiesta si erano unite anche Ford e Skoda, avevano chiesto di rivedere queste regole che sono costate a entrambe le scuderie punti pesanti in classifica generale. Il nuovo direttore del rally della FIA, Andrew Wheatley si era dichiarato disposto a verificare le richieste e a presentarle al consiglio della FIA che si è riunito sabato scorso a Montecarlo. E le richieste sono state accolte. Dunque il regolamento del Mondiale Rally WRC cambia di nuovo.

Penalizzazioni ridotte

Le sanzioni nei confronti delle auto costrette a ripartire dopo un problema all’unità ibrida saranno ridotte. Non più dieci minuti di penalizzazione ma solo due: anche se le auto dovranno comunque essere accompagnate in sicurezza all’assistenza. La riduzione della penalità dovrebbe consentire agli equipaggi penalizzati di recuperare e restare in corsa per una potenziale vittoria. Cosa assolutamente impossibile con 10 minuti di ritardo nella time-table a gara in corso.

La Ford Puma che ha vinto al Rally di Montecarlo (Ansa Foto)

La FIA ha accettato di cambiare le regole – si legge in un comunicato ufficiale – “perché lo scopo è quello di garantire la soluzione dei problemi che il sistema ibrido dovesse presentare nel corso delle prove speciali, al fine di consentire agli equipaggi del WRC di arrivare in sicurezza ai punti di servizio, riparare il guasto e riprendere la gara”.

Un’altra importante novità, proprio in considerazione dei problemi evidenziati in Svezia e a Montecarlo, è che la FIA ha concesso un ulteriore giorno di test.

Prossima tappa del Mondiale Rally WRC in Croazia, 291 km di prove speciali, in gran parte su asfalto a partire dal 24 aprile.

Stefano Benzi

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